Ucraina, Juan Jesus: “Purtroppo non è un film. Siamo nel 2022 e siamo ancora a questo livello”


Giovedì sera Napoli e Barcellona sono scese in campo mostrando uno striscione con la scritta ‘No War’. Un messaggio lanciato dai calciatori per chiedere al mondo intero lo stop alla guerra. Continuano però i bombardamenti dei russi ai danni degli ucraini e le persone si rifugiano nei tunnel della metro e nei bunker.

IL MESSAGGIO DI JUAN JESUS PER L’UCRAINA

Sull’argomento si è voluto esprimere anche il difensore azzurro Juan Jesus che sui social ha scritto:

Siamo nel 2022 e ancora dobbiamo gridare il nostro no alla guerra. Ancora ci tocca vedere gente che soffre, immagini di aerei, carrarmati, soldati. Lo strazio di genitori che si separano dai loro bambini per rispondere alla chiamata dell’esercito. Video di ragazzi che salutano dal fronte i famigliari. È una tragedia. Io posso solo manifestare la mia solidarietà a tutte le persone che stanno soffrendo e mandare un fraterno abbraccio ai miei amici, colleghi e connazionali che si trovano in questa situazione. Prego perchè la diplomazia possa arrestare un conflitto che riporta alla mente le guerre del passato. Purtroppo non è un film. È la realtà, siamo nel 2022. Siamo ancora a questo livello. Ora e sempre STOP WAR!!!“.

 

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DE ZERBI BLOCCATO

Sono diversi i calciatori che si trovano bloccati in Ucraina impossibilitati a partire. Tra questi vi è anche una ex conoscenza azzurra, l’allenatore dello Shaktar Donetsk Roberto De Zerbi che ha spiegato:

L’Ambasciata italiana ci aveva sollecitato di andarcene ma non potevo girare le spalle al club, al calcio e andarmene così. Alla fine hanno chiuso lo spazio aereo e si sta qui”.


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