Dalle bollette a rate alle novità sul bonus benzina: la bozza del nuovo decreto


Sul caro bollette e il vertiginoso aumento del prezzo della benzina sono in arrivo nuove misure, anticipate nella bozza del decreto ministeriale tra ministero dell’Economia e delle finanze e ministero della Transizione ecologica, resa nota da ‘Il Corriere della Sera’.

Caro bollette e benzina: la bozza del Decreto Energia

Dal titolo ‘Misure urgenti per contrastare gli effetti economici umanitari della crisi Ucraina’, la bozza si compone di 35 articoli. Sul problema del prezzo dei carburanti, oltre al taglio delle accise di 8,5 centesimi al lito per un mese, spunta una ulteriore novità sul fronte dei bonus benzina. Nel documento, infatti, si legge: “L’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito”.

In più, per sostenere il settore dell’autotrasporto, il fondo per la riduzione dei pedaggi è stato incrementato di 20 milioni di euro per l’anno in corso. Quanto all’aumento dei prezzi delle forniture energetiche spicca la possibilità di rateizzare gli importi da pagare: “Le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia, la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro”.

Alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kw “è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto della componente energia, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta”.

Per evitare speculazioni nel settore energetico, le imprese dovranno rendere note le motivazioni di eventuali rincari, entro 10 giorni, all’Arera. In caso contrario, saranno sanzionate con importi che variano dai 500 ai 5 mila euro. Non mancano sostegni alle Regioni, enti e associazioni impegnate nell’accoglienza dei profughi ucraini. Per questi ultimi, inoltre, è consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario sul territorio nazionale.


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