Don Patriciello sotto scorta dopo la bomba: “Grazie ma è una scelta che mi rattrista”


E’ stata assegnata la scorta a don Maurizio Patriciello, il prete di Caivano che da sempre si batte contro la camorra, a seguito dell’esplosione della bomba posta davanti alla sua chiesa lo scorso 12 marzo.

Scorta a don Maurizio Patriciello dopo la bomba

A render nota la decisione è stato il senatore Sandro Ruotolo che, attraverso un post diffuso su Facebook, ha annunciato: “Caro padre Maurizio, lo Stato ha deciso di proteggerti assegnandoti la scorta. Penso di poterti dire a nome di tutto il comitato di liberazione dalla camorra che stiamo con te. Insieme, dobbiamo liberare le nostre terre dalla camorra”.

Di qui la risposta di don Patriciello che, come rende noto l’Ansa, ha commentato: “Spero che questa decisione possa portare beneficio anche a questo territorio martoriato. Ringrazio chi ha preso questa decisione che però mi rattrista. Significa che ormai era diventata necessaria”.

Intanto proseguono le indagini per risalire ai responsabili degli atti intimidatori che, nelle ultime settimane, hanno caratterizzato l’area Nord di Napoli. Le intercettazioni, contenute nel decreto firmato dai pm De Renzis e De Ponte, hanno contribuito a fare chiarezza non solo sull’ordigno esploso nel bel mezzo della parrocchia ma anche sulle minacce, rivolte attraverso un manifesto funebre, al comandante della Municipale di Arzano, Biagio Chiariello.

“Ma a mettere una bomba sotto la chiesa di quello no! Qualche cor***o ha fatto anche i manifesti, hai capito? Sono stati loro. Io gli manderei una lettera dicendo che qui non esiste proprio, poi contro la Chiesa. Uccidiamoci tra di noi, ma la Chiesa è sacra”– si sente dire in casa di P. L., fermato nei giorni scorsi dai Carabinieri, contro il clan rivale.


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