Conte sul Reddito di cittadinanza: “Ha tolto braccia alle mafie. Abolirlo è pericoloso”

Giuseppe Conte


Il Reddito di cittadinanza come strumento per sottrarre manovalanza alle mafie. Lo ha ribadito Giuseppe Conte, che su Facebook ha commentato una notizia riportata da Palermo Today: nell’ambito dell’inchiesta Vento è emersa infatti una lamentela da parte di Giuseppe Incontrera, considerato il boss del mandamento di Porta Nuova ed assassinato il 30 giugno nel quartiere palermitano della Zisa. Incontrera aveva detto: “Con questa minchia di Cittadinanza, peggio è. Minchia, perché quello già dice ‘io ho 1.200 al mese… che minchia vengo!'”.

Conte difende il Reddito di cittadinanza: toglie manovalanza alle mafie

In questo modo Conte, Presidente del Consiglio quando è stato istituito il sussidio, difende il Reddito di cittadinanza da più parti attaccato.

“Il reddito di cittadinanza non è stato solo un paracadute sociale per molte famiglie nei periodi più bui della crisi pandemica. Ha rappresentato anche una concreta possibilità per molti che, pur stretti dal giogo della fame, hanno potuto sottrarsi al ricatto delle organizzazioni criminali”.

“Le intercettazioni emerse nell’ambito dell’operazione “Vento” hanno confermato la bontà di uno strumento che ha tolto braccia alle mafie: il reddito di cittadinanza non ha contrastato solo sfruttamento e lavoro nero, ma anche criminalità e violenza – agendo come presidio di legalità”.

“In Sicilia, grazie anche alla tenacia del M5S e di Barbara Floridia – oggi candidata alle primarie per le Presidenziali siciliane – la lotta alle mafie passa anche da dispositivi di inclusione e di protezione sociale. Per queste ragioni, le parole di qualche politico che si sgola per chiedere l’abolizione del reddito di cittadinanza suonano, più che ridicole, pericolose: la Politica ha il dovere di non perdere il contatto con la realtà”.


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