Incidente stradale ad Angri, muore un rider: aveva appena fatto l’ultima consegna

Immagine di repertorio


Tragica fatalità la scorsa notte ad Angri, nel salernitano, dove un rider 47enne ha perso la vita in un incidente stradale. L’uomo aveva appena terminato l’ultima consegna quando per cause ancora da accertare il suo scooter ha impattato contro una macchina.

ANGRI, RIDER MUORE IN INCIDENTE SRADALE

L’incidente è avvenuto a poca distanza dal piccolo comune dove viveva, Sant’Antonio Abate. Inutili sono stati i soccorsi, l’uomo è morto durante il trasporto all’Ospedale di Nocera Inferiore. nello scontro con l’auto infatti il suo corpo era stato sbalzato dal motorino. Nella vettura invece, come riferito da ‘IlMattino’ c’erano tre ventenni che sono rimasti leggermente feriti. I carabinieri indagano sulla loro versione dell’incidente. Sono sempre di più i rider che rischiano la vita per pochi euro, soltanto a settembre un altro ragazzo era stato aggredito con calci e sputi.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO

Il sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, ha voluto attraverso il suo profilo Facebook esprimere un messaggio di cordoglio:

A nome mio e dell’Amministrazione tutta voglio esprimere cordoglio alla famiglia e ai cari del rider quarantasettenne originario di Santa Maria La Carità scomparso drammaticamente in un incidente stradale in via Dei Goti, mentre svolgeva il suo lavoro nella tarda serata di ieri. Un’altra morte bianca in un incidente fatale la cui dinamica verrà chiarita nelle prossime ore. L’ennesima strage silenziosa che ci obbliga a riflettere sulla sempre più precaria situazione italiana della sicurezza sul lavoro, nella fattispecie in un settore come quello del delivery in cui, paradossalmente, la domanda cresce, i rischi per la propria incolumità sono maggiori e le paghe invece sempre più basse. Un paese può essere definito civile se difende e tutela la dignità della persona sul lavoro e il suo sacrosanto diritto alla sicurezza, qualsiasi sia l’occupazione. Ma l’incidente di ieri sera, come gli altri 1221 solo nel 2021, dimostrano che la strada in Italia è ancora lunga e il tempo per agire sempre più corto. Riposa in Pace“.

 


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