Piero Armenti, imprenditore di successo a New York: “In Campania nemmeno un posto in redazione”


Ha lasciato la Campania e la sua Salerno per cercare fortuna a New York diventando titolare della più importante agenzia di viaggi italiana nella Grande Mela: è la storia di Piero Armenti de Il mio viaggio a New York, nome dell’attività ma anche della sua pagina Facebook da oltre 2,7 milioni di follower. Un’esperienza che accomuna tanti giovani campani, costretti a lasciare la propria terra d’origine facendo fortuna altrove.

Dalla Campania a New York, Piero Armenti: “Qui nessun posto”

Classe 1979, Piero ha conseguito una laurea in Giurisprudenza, un dottorato in Cultura dei Paesi in lingue iberiche e iberoamericane e un tesserino da giornalista professionista. Nonostante la sua formazione, tuttavia, in Italia ha trovato le porte sbarrate e superati i 30 anni ha deciso di dare una svolta alla sua vita dirigendosi all’estero.

“Non riuscivo ad entrare in nessuna redazione, la voglia di cambiare pelle mi ha condotto a New York. Mi sembrava il posto giusto per continuare a coltivare la mia passione per la scrittura” – ha raccontato in un’intervista rilasciata al giornalista Alessandro Vinci de Il Corriere del Mezzogiorno.

Eppure, giunto nella Grande Mela, il successo è arrivato nel campo del turismo: da stagista (non retribuito) in una testata online in Campania, Piero è diventato il titolare della più grande agenzia di viaggio italiana a New York. Era il 2013 e si occupava della comunicazione per un tour operator quando, con il successo del lancio di un percorso turistico delle terrazze panoramiche, è nata l’idea di fondare una sua agenzia.

Fondamentale il lancio della pagina Facebook che, in poco tempo, ha raggiunto un grande seguito: “Dopo il mio trasferimento a New York molti erano curiosi di sapere cosa facessi e come passassi le giornate. Anziché rispondere singolarmente pensai dunque di aprire una pagina e vidi che cominciò subito a macinare numeri. Mi scrivevano per ottenere consigli su hotel, cibo e altro. Lì capì che Facebook avrebbe potuto rappresentare il volano ideale per fondare la mia agenzia di italiani. Iniziai con il collaudato tour dei rooftop, oggi invece il catalogo annovera centinaia di esperienze diverse”.

“Sto valutando di investire un’attività di ristorazione in Italia con alcuni soci. Non c’è ancora nulla di definito. Inoltre espanderò l’agenzia: apriremo una piattaforma tramite cui offriremo tour, attività e servizi in tutte le più belle città del mondo. Anche io a volte dovrei fermarmi per guardarmi indietro e realizzare quanta strada ho fatto” – ha concluso.


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