Ecosistema Urbano 2022. Napoli tra le città meno green dell’Italia

Ecosistema Urbano 2022


Preoccupa il quadro generale messo a fuoco da Ecosistema Urbano 2022,  il report annuale  sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo che  tiene conto di 18 indicatori, distribuiti in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.

Nel 2021, in quello che doveva essere l’anno della lenta ripresa post COVID-19 e della messa in campo di interventi concreti, i capoluoghi di provincia confermano la tendenza di stallo degli anni precedenti. Poco propensi a migliorare le proprie performance ambientali, sono paralizzati da alcune emergenze urbane ormai croniche. Più smog con i valori di picco che tornano lentamente a crescere nelle aree urbane storicamente afflitte da mal’aria. Un parco auto che resta tra i più alti d’Europa, pochi miglioramenti sul fronte del trasporto pubblico. Torna a salire la produzione dei rifiuti prodotti . Per quanto riguarda le perdite idriche, rimangono all’incirca costanti le città dove più del 30% dell’acqua viene dispersa.

Pochi i capoluoghi che hanno puntato davvero sulla sostenibilità ambientale. Il buon esempio arriva da Bolzano: la nuova regina green che dal sesto posto dello scorso anno conquista la vetta della classifica di Ecosistema Urbano 2022. Al secondo posto Trento, seguita da Belluno, Reggio Emilia e Cosenza, unica città del sud a entrare anche quest’anno nella top ten della graduatoria.

Questo in estrema sintesi il quadro che emerge dal rapporto Ecosistema Urbano 2022, realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE. 

Ecosistema Urbano 2022. Come si piazza Napoli

Napoli si colloca sul fondo della classifica, piazzandosi solo al 92esimo posto su 105 città prese in considerazione. Non va meglio ad altre città del Sud con Palermo e Catania in fondo alla graduatoria. Gli indicatori utilizzati sono diciotto: alberi in aree di proprietà pubblica, presenza di isole pedonali, energia solare pubblica, uso efficiente del suolo, verde urbano, presenza di biossido di azoto nell’aria, superamenti dei limiti di ozono, consumi idrici, dispersione della rete idrica, efficienza della depurazione, offerta trasporto pubblico, passeggeri trasporto pubblico, presenza di piste ciclabili, tasso di motorizzazione, vittime della strada, rifiuti differenziati e rifiuti prodotti.


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