Altrove è tragedia, a Ischia è solo abusivismo. Sannino: “Bimbi sotto al fango, silenzio”
Nov 28, 2022 - Veronica Ronza
La morte, le storie strazianti delle vittime, la vita spezzata di tre bambini, il calvario dei familiari dei dispersi non sono bastati per placare la valanga di polemiche e accuse che hanno accompagnato le notizie riguardanti la frana di Ischia: si parla di abusivismo, di colpe, di leggi ma non di silenzio e rispetto, nemmeno mentre si continua a scavare per recuperare i corpi, così come denunciato nel post del cantante Andrea Sannino che ha fatto il giro del web.
Nessun rispetto per le vittime di Ischia, si pensa all’abusivismo: la rabbia di Andrea Sannino
“Nemmeno 24 ore da una tragedia, nemmeno il tempo di recuperare le vittime e voi cosa fate? Avete il barbaro coraggio di andare in tv su tutte le emittenti nazionali a parlare, sempre e solo parlare, di abusivismo, illegalità nell’edilizia e bla bla bla. In qualsiasi altra parte del mondo una montagna frana e si parla di calamità naturale, accade ad Ischia ed è subito colpa degli ischitani?!” – ha scritto il cantante partenopeo sui social.
“Non dico nemmeno che non sia così. C’è abusivismo? Ok ma vi sembra logico e opportuno parlarne quando ancora sotto al fango ci sono bambini. Ma la prima cosa che dovreste fare non sarebbe di precipitarvi lì per aiutare a spalare o magari attivarvi per far sì che arrivino subito aiuto e sostegno? Portate rispetto, tacete e fate qualcosa” – ha concluso.
Sulla stessa scia anche il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, che ha commentato: “Quando accade qui è colpa dell’abusivismo, della gente che ‘se l’è cercata’. Quando accade altrove è una tragedia. Una liturgia a cui siamo abituati da tempo. Solo una cortesia. Adesso un po’ di silenzio, almeno mentre si scava nel fango, almeno mentre si recuperano i corpi senza vita di bambini, donne, anziani. Per le lezioni su cosa andava fatto prenotatevi tutti dopo. Per i processi a chi è più colpevole ci sarà tempo, dopo”.
“Colpe ce ne sono, certo, ma ora le priorità sono altre. Adesso, silenzio. Ognuno si chieda soltanto come può dare una mano a questi eroi. A chi da due giorni scava, a chi aiuta gli sfollati, a chi porta viveri, aiuto, conforto. Con i morti ancora a terra, fate silenzio”.