Bambino di 11 anni picchiato a Torre, la zia: “Tanti pugni in faccia con un tirapugni”


A Torre del Greco un bambino di 11 anni è stato brutalmente picchiato da alcuni coetanei che avrebbero iniziato a colpirlo con un tirapugni. A denunciare l’accaduto è stata la zia della vittima che si è rivolta al deputato Francesco Emilio Borrelli.

Torre del Greco, bambino picchiato con un tirapugni

Una gang composta da 3 bambini, di età compresa tra gli 11 e i 13 anni, ha preso di mira un bambino loro coetaneo, mio nipote, attaccandolo fisicamente finché una di queste belve (perché in casi come questi non possono essere definiti diversamente) ha iniziato a dargli tanti pugni in faccia con un tirapugni. Non oso immaginare quello che saranno capaci di fare quando cresceranno” – ha raccontato la donna.

Il ragazzino avrebbe riportato gravi ferite al volto, come si evince dalle foto che accompagnano la denuncia della zia. Non sono stati resi noti i motivi della rissa che, in ogni caso, non avrebbe dovuto sfociare in quella violenza inaudita che troppo spesso si lega ai diverbi giovanili. Soltanto poche settimane fa, infatti, a Mergellina, a perdere la vita per un paio di scarpe sporche è stato Francesco Pio Maimone, un 18enne di Pianura.

Abbiamo chiesto alle autorità che si intervenga in maniera dura su quanto è accaduto. Gli aggressori dovranno essere sottoposti a punizioni esemplari e anche sulle loro famiglie dovranno esserci interventi perché, evidentemente, ci sono state parecchie lacune educative” – ha commentato Borrelli.

“E’ proprio l’educazione il nodo cruciale di questa emergenza sociale. Troppi giovani e giovanissimi crescono con il mito dei criminali celebri, resi leggendari anche dal cinema e dalla tv, ed in generale dalla cultura di massa, e con la cultura della violenza, vista come unico mezzo per poter emergere e prendersi quel che si vuole con facilità e rapidità”.

“Scuola, istituzioni e famiglie devono cooperare per poter ripristinare il concetto di sana educazione e poter così lasciare in eredità alle nuove generazioni quei valori e concetti che oggi si stanno perdendo e dimenticando. Se non vi sarà un’inversione di tendenza, assisteremo al degrado più totale” – ha concluso.


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