Dopo “Napoli fa schifo” Facci continua: “Festeggiano senza scudetto né lavoro”


Il giornalista di Libero, Filippo Facci, è tornato ad attaccare Napoli e i napoletani, sminuendo anche il momento di gloria che stanno vivendo la città e la squadra partenopea, ormai a un passo dallo scudetto. Un commento meschino e anche poco sportivo il suo, per un club che con le sue performance si sta guadagnando i complimenti persino degli avversari.

Filippo Facci attacca Napoli: “Fanno la festa senza scudetto”

Facci non ha potuto fare a meno di rivolgere ancora una volta il suo pensiero al popolo partenopeo e subito dopo la Festa dei Lavoratori, sui suoi canali social ha scritto: Il primo maggio fanno la festa dello scudetto e ancora non c’è, il primo maggio fanno la festa del lavoro e ancora non c’è. Ci piacciono per questo, perché sono festaioli“.

Nella foto postata, in alto ci sono i calciatori azzurri mentre in basso una folla di persone, probabilmente disoccupati. Sull’affronto relativo al Napoli c’è poco da dire: la squadra ha prevalso durante il campionato ponendosi in netto vantaggio e, dopo il pareggio di domenica, il trionfo è soltanto rimandato ma ormai certo.

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Quanto alla mancanza di lavoro, un problema reale che si estende a tutto il Sud, le “colpe” non dovrebbero ricadere sulla cittadinanza stessa, semplicemente vittima di quel sistema. Si ripete lo stereotipo del napoletano camorrista, anche se delinquenti e camorristi abitano ogni parte d’Italia, fortunatamente rappresentando una piccola parte della popolazione.

Così come ritorna il pregiudizio del napoletano scansafatiche che si accontenta del Reddito di Cittadinanza, quando poi quell’entrata nella maggior parte dei casi (e salvo deplorevoli eccezioni non solo partenopee) si rivela essere l’unica salvezza per mandare avanti una famiglia e non ridursi ad un lavoro quasi al limite della schiavitù.

Piaghe concrete non solo della città di Napoli ma di tante altre realtà e che devono essere necessariamente combattute ma che vengono tirate fuori inutilmente, divenendo del tutto fuori luogo, anche in un momento di rinascita della nostra città che si avvia a celebrare uno dei trionfi più importanti, dopo oltre 30 anni di attesa.


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