Scuole aperte a Napoli, insulti al consigliere: “Muori di cancro, i tuoi figli brucino”


Anche stavolta, nonostante l’avviso di allerta meteo arancione diramato dalla Protezione Civile della Regione Campania, il Comune di Napoli ha deciso di non tenere chiuse le scuole ma di garantire il regolare svolgimento delle scuole: scelta che ha scatenato la rabbia di alcuni studenti che hanno invaso di minacce e insulti i social di Gennaro Acampora, capogruppo del Partito Democratico al consiglio comunale partenopeo.

Allerta meteo, niente scuole chiuse a Napoli: lo sfogo di Acampora

Lo stesso Acampora, attraverso un post, ha spiegato: “Ieri mentre usciva l’ordinanza delle scuole aperte, i miei social sono stati colpiti da parole di violenza assoluta. Parolacce di ogni tipo, offese a me in ogni dove ma soprattutto alla mia famiglia, a mia figlia, ai miei genitori. Che cavolo c’entrano loro? Perché?”

“Negli anni ho sempre risposto con simpatia sulla questione dell’allerta meteo, a tanti ragazzi che anche con ironia scherzavano ma anche con serietà ai genitori che mi chiedono informazioni per organizzarsi, o agli stessi insegnanti perché giravano spesso notizie errate. Non mi era mai capitata, invece, una violenza così forte. Una violenza che mi lascia molto sconfortato perché gli sfottò mi fanno sorridere, le offese personali ed alla mia famiglia proprio no”.

Ha poi postato alcuni messaggi ricevuti. In uno di questi si legge:Ti auguro tutto il male possibile. Spero che i tuoi genitori muoiano soffocati lentamente, i tuoi figli brucino nella benzina mentre tu li guardi carbonizzarsi. Spero che tu prenda una malattia rarissima che ti faccia soffrire per anni e anni e il giorno dopo che sei morto scoprano la cura. Muori di cancro su un letto di ospedale dimenticato mentre i tuoi genitori ti piangono in ginocchio ma si ammalano e muoiono prima di te”. 

Da quando si è insidiata l’amministrazione Manfredi raramente la città partenopea si è allineata agli altri territori del Napoletano, risultando tra i pochi Comuni a non chiudere le scuole per avverse condizioni meteorologiche.

Una scelta presa spesso per non causare inutili allarmismi e venire incontro alle esigenze delle tante famiglie che, per impegni lavorativi, incontrano non poche difficoltà in situazioni d’emergenza simili. Gli studenti, tuttavia, proprio in queste occasioni ricordano con simpatia l’ex sindaco, Luigi de Magistris, che al contrario di Manfredi propendeva per la via della prudenza tenendo chiusi gli istituti del territorio.


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