I capolavori di Capodimonte al Louvre, il direttore: “Napoli è il nuovo miracolo italiano”


Sarà inaugurata domani 7 giugno Napoli a Parigi: il Louvre invita il Museo di Capodimonte, la grande mostra che il prestigioso museo francese dedica, per la prima volta nella sua storia, ad un altro museo, uno dei più belli della città partenopea. Una collaborazione culturale che conferma, ancora una volta, l’eccellenza delle collezioni e dei capolavori napoletani, apprezzati in tutto il mondo.

Un po’ di Napoli a Parigi: al Louvre i capolavori di Capodimonte

Oltre 60 dipinti provenienti del Museo di Capodimonte faranno di Napoli la vera protagonista della stagione culturale parigina, non solo con la mostra che sarà visitabile al Louvre fino all’8 gennaio 2023 ma anche con un ricco programma fatto di cinema, musica e letteratura partenopea.

I capolavori del Museo napoletano dialogheranno con quelli del Louvre in tre diversi spazi: nella splendida Gran Galerie andrà in scena l’incontro tra le due collezioni di dipinti italiani tra le più importanti al mondo; nella sala della Chapelle saranno raccontate e messe in luce le origini e le diversità delle collezioni di Capodimonte, la Farnese e la Borbonica; infine, nella sala dell’Orologio, saranno esposti quattro capolavori di disegni dell’antica collezione Farnese (come il cartone autografo di Michelangelo e quello di Raffaello).

Domani è prevista la giornata inaugurale della mostra che, per oltre 6 mesi, darà spazio all’arte napoletana in uno dei musei parigini più visitati in assoluto. In occasione del taglio del nastro, domani alle 10:00 è prevista la visita di Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron.

È Napoli il nuovo miracolo italiano. Un momento magico fatto di successi ad ogni livello: culturale, sociale, turistico, artistico, sportivo. C’è un’effervescenza notevole e questa mostra al Louvre ne è la prova” – sottolinea a La Repubblica Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte.

“Questa esposizione anticipa la Grande Capodimonte 2025 che nascerà con l’attuazione del master plan al quale io e la mia squadra abbiamo lavorato per otto anni. La diplomazia dell’arte supera tutte le barriere e favorisce il dialogo. Da 500 anni Italia e Francia hanno un intenso dialogo artistico, con ammirazione reciproca” – conclude.


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