E’ morto Andrea Purgatori, il celebre giornalista e volto noto di La7 stroncato, all’età di 70 anni, da una malattia fulminante questa mattina, a Roma. Lo hanno annunciato i figli Edoardo, Ludovico e Victoria all’Ansa.

Chi era Andrea Purgatori: il giornalista e conduttore di Atlantide morto

Nel corso della sua brillante carriera giornalistica, Purgatori si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità. E’ nota a tutti la sua dedizione nell’inchiesta della strage di Ustica del 1980, così come il suo impegno nel trovare nuove chiavi di lettura sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. Il documentario Vatican Girl, tra i più visti in assoluto su Netflix, è uno dei suoi ultimi lavori sulla sparizione della giovane cittadina vaticana.

Impegnato nel caso Moro e nei delitti di mafia ma anche su molti conflitti internazionali, Purgatori è stato anche conduttore e autore di Uno di notte (Rai 1), ha realizzato servizi per diversi programmi ed ha scritto molte fiction per la TV.

Purgatori è stato il conduttore di Atlantide, programma di approfondimento culturale trasmesso da La7, trattando storie di uomini, mondi e fenomeni degni di attenzione. Pochi anni fa aveva deciso di dedicare un’intera puntata al ricordo del giornalista partenopeo Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra.

A differenza delle altre emittenti, Purgatori con La7 era riuscito a omaggiare in maniera incisiva Siani, a 35 anni dalla sua morte. Del resto lui stesso ha preso parte alla sceneggiatura del film Fortapàsc, dedicato alla breve e tragica esistenza del giornalista assassinato.

“Di Siani ci resta una lezione di professionismo, una lezione importante anche sul piano del coraggio. Senza mai dimenticare che Siani è stato l’unico giornalista ucciso dalla camorra e quindi, da questo punto di vista, è un simbolo ed è anche un personaggio che bisogna conservare nella memoria, perché poi la camorra ha ucciso Siani ma continua a vivere” – aveva dichiarato in un’intervista rilasciata ad Articolo21.