Pizza con l’ananas, la nuova specialità di Sorbillo: come è nato l’abbinamento che spacca il mondo

La pizza con l'ananas è la nuova specialità di Gino Sorbillo


L’ultima bufera del 2023 a Napoli è sicuramente quella scatenata da Gino Sorbillo con la sua pizza all’ananas, adesso disponibile in uno dei suoi locali in via dei Tribunali. Il pizzaiolo più social ha così sdoganato un tabù esponendosi alle tantissime critiche per una vera e propria violazione della pizza napoletana nell’immaginario comune partenopeo.

Come è nata la pizza con l’ananas

La pizza all’ananas è conosciuta con il nome di Hawaiian Pizza, ma nonostante il luogo richiamato in realtà è stata inventata in Canada da un cittadino greco. Sam Panopoulos era un ristoratore originario dell’Arcadia, in Grecia, ed ebbe l’idea di mettere il frutto sulla pizza nel 1962: la ricetta originale, che è ispirata alla pizza nella versione degli Stati Uniti, prevede una base di formaggio e pomodoro a cui si aggiungono prosciutto cotto ed ananas sciroppato. Anche della pizza hawaiana esistono delle varianti, con peperoni misti, funghi, bacon e praticamente qualsiasi ingrediente conosciuto dall’essere umano. L’importante è che sia un miscuglio insolito, insomma.

Gli ingredienti della Hawaiian Pizza: formaggio, pomodoro, prosciutto cotto, ananas sciroppato

La Hawaiian Pizza stava provocando un incidente diplomatico

La pizza con l’ananas è molto popolare negli Stati Uniti, in Canada ed in Australia, oltre che in altri paesi esteri dove la cultura della pizza è decisamente lontana da quella napoletana. Fatto sta è che in Canada sono così orgogliosi di avere inventato questo insolito abbinamento che nel 2017 si è addirittura sfiorato l’incidente diplomatico con l’Islanda. Il presidente islandese, Guðni Thorlacius Jóhannesson, affermò scherzosamente che la pizza con l’ananas dovrebbe essere vietata dalla legge: si scatenò un putiferio sui social ed addirittura il presidente canadese, Justin Trudeau, pubblicò una foto mentre era intento a mangiare una Hawaiian Pizza scrivendo: “Sto per gustare questa deliziosa creazione dell’Ontario sudoccidentale”. A spegnere la polemica ci pensò Guðni stesso, precisando di non avere il potere di emanare una legge simile e che non avrebbe mai voluto vivere in un Paese dove il Presidente abbia poteri illimitati, tra cui quello di vietare le pietanze che non gradisce.


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