Circumvesuviana, ritardi e soppressioni continue: cosa sta succedendo. L’EAV: “Vi chiediamo scusa”

Il Telegraph, quotidiano inglese, parla della Circumvesuviana


Sono giorni neri per gli utenti della Circumvesuviana che, ormai da giorni, sono costretti a fare i conti con notevoli ritardi e addirittura soppressioni dei treni diretti da Napoli a Poggiomarino, Torre Annunziata, Sorrento passando per le frequentatissime stazioni intermedie di San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano e Torre del Greco. A fare il punto sulla situazione è stato il presidente dell’EAV, Umberto de Gregorio, chiedendo personalmente scusa ai viaggiatori.

Circumvesuviana, ancora ritardi e soppressioni: ecco perché

Si tratterebbe di una sorta di protesta da parte dei dipendenti che, stando a quanto si apprende, risulterebbero stremati da turni extra di lavoro. A confermarlo è il presidente EAV che, in un video diffuso sui suoi canali social, ha spiegato: “Le soppressioni di questi giorni sulla Vesuviana derivano da una protesta del personale viaggiante che non accetta prestazioni di lavoro straordinario. La direzione di EAV vuole ridurre queste prestazioni perché sono andate oltre i limiti consentiti dalla legge e perché dobbiamo adeguarci a ciò che avviene nelle altre aziende di trasporto”.

“Non è che l’azienda vuole aumentare gli straordinari, è il contrario, vogliamo far fare meno straordinari. Evidentemente c’è un po’ di incomprensione. Probabilmente c’è stato qualche errore anche da parte della direzione di EAV, quindi ripartiamo da capo. Domenica entrano in servizio 20 nuovi macchinisti e questo ci aiuta ma l’obiettivo è ridurre il lavoro straordinario, consentire ai nostri dipendenti di non avere una giornata lavorativa fatta di 12/14 ore addirittura”.

“Per fare questo non più turni fissi di 7,25 ore al giorno con 3 ore di guida ma flessibili quindi una volta di 5 ore, una di 8 e così via. In modo tale che i turni siano più coerenti con le ore di guida. Facciamo quello che già si fa in Trenitalia. In cambio possiamo anche riconoscere qualcosa. Io sono a favore della riduzione dell’orario lavorativo settimanale, così come sono per la settimana corta con turni spalmati su 5 e non 6 giorni. Non scarichiamo le nostre tensioni sui pendolari perché abbiamo già tanti problemi, abbiamo il materiale rotabile vecchissimo. Cerchiamo di ragionare e non farci del male”.

Ha poi aggiunto: La direzione EAV chiede scusa ai pendolari ma il tema va assolutamente risolto. Abbiamo obblighi normativi e di risorse economiche. Chiediamo ai lavoratori di ragionare e di non scaricare sui pendolari il costo del confronto che può essere anche duro ma non selvaggio. Sono certo che il confronto con le Organizzazioni Sindacali porterà i risultati attesi”.


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