L’Iran rifiuta la salma di Vida, Napoli la accoglie: “Degna sepoltura, per noi è napoletana”


Il sindaco di Napoli si è espresso sul caso della giovane studentessa iraniana Vida Shahvalad, la 20enne trovata morta lo scorso sabato a Secondigliano insieme al suo fidanzato, Vincenzo Nocerino: le autorità iraniane sembrano riluttanti nell’accogliere la salma della ragazza, per questo motivo il primo cittadino partenopeo ha affermato la volontà di disporre una degna sepoltura per la giovane nella nostra città.

Vida morta con il fidanzato a Napoli: l’Iran non vuole la salma

Stando a quanto emerso, pare che la famiglia della ragazza stia riscontrando non pochi problemi per ottenere il trasferimento della salma nel suo paese d’origine. La notizia della tragedia avvenuta pochi giorni fa, quando Vida ha perso la vita in auto insieme al suo ragazzo, sarebbe stata, infatti, diffusa descrivendo la vittima come “una poco di buono”.

I due ragazzi si erano appartati nel box auto per ritagliarsi un momento di intimità o semplicemente per discutere fino a fare la pace dopo un litigio, lasciando l’auto accesa probabilmente per riscaldarsi. Ad ucciderli sarebbero state le esalazioni di monossido di carbonio (inodore e incolore) causando prima la perdita dei sensi poi la morte della coppia.

Vida e Vincenzo sono stati ritrovati già morti all’interno dell’auto dal padre del ragazzo, completamente vestiti e non nudi come si vociferava inizialmente. Dettaglio che si tende a sottolineare per non alimentare la riluttanza della polizia iraniana che sembra non intenzionata a concedere il rimpatrio della salma di Vida proprio per questioni morali.

“Innanzitutto c’è una grande solidarietà nei confronti della famiglia della ragazza. Lei era una studentessa, era stata ospitata a Napoli, stava studiando nelle nostre università. C’è massima vicinanza alla famiglia. Per quelle che sono le nostre competenze ci auguriamo che le autorità iraniane e quindi che l’azione diplomatica nel nostro paese aiuti al rimpatrio” – ha detto il sindaco Manfredi.

“Laddove la famiglia lo desideri, noi diamo la massima disponibilità anche per accogliere la salma a Napoli e quindi darle una degna sepoltura nella nostra città perché la consideriamo una cittadina napoletana. Lei stava studiando qui, si era perfettamente inserita nella nostra comunità quindi merita rispetto e solidarietà da parte della città” – ha concluso.

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