Raiz dopo la morte della moglie: “Le avevano dato 6 mesi di vita, sono passati 5 anni”


A una settimana esatta dalla morte della moglie, Daniela Shualy, il cantante e attore napoletano Raiz, celebre anche per il suo ruolo di don Salvatore Ricci in Mare Fuori, è tornato a parlare della malattia che ha stroncato la vita della sua compagna, nonché mamma di sua figlia.

Raiz sulla morte della moglie: “Aveva 6 mesi di vita”

Il post diffuso poche ore fa sui social si apre con i versi di una canzone: “Vivi la tua vita ogni giorno, ogni sera, ogni minuto. Falla risplendere, lascia che a bellezza entri dentro. La vita è breve ma abbasta nu poco e sciorta, adderezza pure ‘o stuorto. Ciò che è rotto la fa funzionare. Ciò che è sbagliato, aggiustalo. Ciò che divide, unisce. Se cadiamo ci rialzeremo. Ogge so fernute ‘e guaje”.

Strofe scritte in inglese e napoletano accompagnate da una commovente rivelazione dell’artista: Ho scritto questa canzone all’indomani della diagnosi fatta a mia moglie Daniela nel 2019, appena dopo la nascita di nostra figlia. Le parole sono tratte dalle nostre conversazioni”.

Avrebbe dovuto vivere sei mesi e invece sono passati cinque anni in cui ha dato tutto il suo saper essere mamma, business girl, amante, sorella e amica. Attenta: il femminicidio più cruento e senza pietà è lì fuori. Fai prevenzione, nun te scurdà ‘e te maje. A volte il fato è troppo cattivo ma tante, tantissime volte, può salvarti la vita con un semplice controllo”.

Il decesso della donna è avvenuto a ridosso della domenica di Pasqua, a causa di un tumore scoperto, come raccontato da Raiz, cinque anni prima. Proprio a poche ore dalla scomparsa, il frontman degli Almamegretta aveva salutato la moglie con una dolce dedica: “Una donna di valore, chi la troverà? Il suo valore è superiore a quello delle perle (Proverbi 31:10). Questi sono i versi che mi hanno suggerito l’inizio di Fa ammore cu’ mme (perla chiù d”e perle)”.

Quella donna io ho avuto la fortuna di trovarla, sebbene nella tragedia ringrazio il cielo per aver avuto l’onore di condividere con lei tredici anni di vita. Una lunga giornata di sole senza una nuvola. Mi lascia una figlia che cercherò di crescere alla luce del suo esempio. Grazie Daniela, grazie vita mia. Grazie a tutti voi che siete venuti ieri a salutarla. Il vostro amore ha sicuramente passato le sette volte celesti per arrivare fino a lei”.

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