A Cercola, istallate telecamere contro il sacchetto selvaggio.. ma spente


Durante il periodo dell’emergenza rifiuti, Cercola, piccolo comune di Napoli, è stato tra i paesi più martoriati dal problema. Ovunque si andasse c’erano cumuli di spazzatura enormi, i quali, tra l’altro, erano lasciati a marcire per giorni. Superata la famosa crisi, effettivamente il paese respirò, ed è il caso di dirlo, aria nuova, e sicuramente più pulita.

Purtroppo in questo periodo si sta correndo il rischio concreto di ritrovarsi nuovamente in una situazione del genere. Questa volta però, ed è doloroso dirlo, non è una crisi dell’azienda occupata a smaltire i rifiuti l’origine di tutto, ma il malcostume di qualche cittadino, poco propenso ad accettare le nuove norme imposte dal regime della raccolta differenziata porta a porta.

Tempo fa, infatti, l‘amministrazione aveva pensato bene di porre delle telecamere di sicurezza per la città imponendo pesanti sanzioni a chi fosse stato beccato a rilasciare rifiuti lì dove non si poteva. Come dire, fidarsi bene, non fidarsi è meglio. Per i primi tempi tutto era andato per il verso giusto e la raccolta stava funzionando. Improvvisamente qualche temerario ha deciso di rilasciare comunque lì della spazzatura, svelando un piccolo difetto di questo provvedimento: le telecamere sono sempre spente.

Da quel momento inoltre sempre le stesse persone o altre incoraggiate dalla presenza dei rifiuti, hanno continuato a depositarne degli altri generando piccoli ma nauseabondi cumuli di spazzatura. Inoltre questa zona, dove non si potrebbero rilasciare i rifiuti si trova in prossimità di una fermata dell’autobus. Ogni mattina pendolari e studenti sono costretti ad attendere il pullman, che detto per inciso non è mai puntualissimo, proprio vicino a questi cumuli, esposti ad una situazione assolutamente poco igienica.

Alle varie sollecitazioni fatte da alcuni cittadini stanchi dell’assurda contraddizione, ovvero quella di spendere soldi per comprare delle telecamere e non farle funzionare, non ci sono risposte, se non solo vaghe voci di corridoio,che a quanto pare però sollevano un altro  paradosso ancora più assurdo. Infatti pare, ma non è nulla di confermato, che le telecamere siano spente perché costano troppo al comune.

C’è però da dire un’ultima cosa. Nonostante questa situazione difficoltosa i controlli sono diventati più serrati e già molte persone che hanno violato le recenti norme sono state severamente punite.


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