Picchiato a morte dai vigilanti al Policlinico, calci al volto e ai genitali: aveva 62 anni
Set 06, 2024 - Veronica Ronza
Sono finiti agli arresti domiciliari i quattro vigilanti accusati dell’omicidio di Francesco Vanacore, il 62enne originario di Vico Equense, morto dopo essere stato brutalmente picchiato dagli indagati all’ingresso del Policlinico di Napoli.
Picchiato a morte dai vigilanti al Policlinico di Napoli: 4 arresti
Questa mattina il personale del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Napoli Vomero e i militari della Stazione CC Napoli-Marianella, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare domiciliare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti dei quattro soggetti, dipendenti dell’Istituto di Vigilanza a cui era affidato il servizio di portineria del Policlinico, gravemente indiziati di concorso in omicidio preterintenzionale pluri-aggravato per aver commesso il fatto in più persone riunite e con abuso dei doveri inerenti il pubblico servizio.
I fatti risalgono allo scorso 8 aprile quando – stando a quanto emerso dalle indagini condotte dall’aprile al giugno 2024 dalla Stazione Marianella, con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia Napoli Vomero – il 62enne avrebbe tentato di entrare con l’auto all’interno dell’ospedale. Pare fosse diretto verso il reparto di Cardiologia e il suo intento sarebbe stato quello di attraversare una zona non autorizzata a bordo della vettura.
Per questo motivo sarebbe scattata la lite con gli addetti alla sicurezza: all’ennesimo diniego e a fronte di una spropositata reazione, il 62enne sarebbe stato aggredito con pugni e calci sferrati al volto ed ai genitali dal gruppo di vigilantes. Accasciato a terra, con difficoltà respiratorie, poco dopo l’arrivo in ospedale l’uomo è deceduto a causa delle lesioni riportate durante l’aggressione.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.