Sanremo, il festival della canzone italiana potrebbe “traslocare” a Torino: ecco perché

Il Teatro Ariston di Sanremo, storica location del Festival


Il Festival di Sanremo a Torino: l’ipotesi non così assurda appesa ad una decisione del Consiglio di Stato, del comune ligure e della Rai.

Festival di Sanremo a Torino?

Il Festival di Sanremo potrebbe diventare il … Festival di Torino: tutto nasce da una sentenza del Tar dello scorso dicembre che imponeva al comune di Sanremo di mettere a bando i diritti per organizzare e trasmettere il Festival della canzone italiana, a partire dal 2026.

Il Tribunale amministrativo ha infatti ritenuto illegittimo l’affidamento diretto della kermesse alla Rai, imponendo di realizzare un bando aperto a tutti gli operatori.

Decisione alla quale la TV di stato si è opposta, facendo ricorso al Consiglio di Stato che dovrebbe pronunciarsi in merito il prossimo 22 maggio: intanto, a giorni potrebbe uscire sull’albo pretorio del comune ligure proprio il documento ufficiale che dettaglierà la partecipazione pubblica all’organizzazione dell’evento.

Si attende il Consiglio di Stato: cosa potrebbe succedere

Cosa ne sarà del “Sanremo” che tutti conosciamo? In attesa dei giudici, sono state avanzate alcune ipotesi. L’eventuale bando pubblico potrebbe effettivamente essere vinto da mamma Rai, che si occuperebbe quindi di mettere su la macchina organizzativa come storicamente accaduto.

Ma potrebbe anche perderlo, dando così spazio a nuovi soggetti per l’organizzazione del festival sulla riviera ligure: altre emittenti, gruppi organizzatori di eventi, case discografiche et cetera.

Un’eventualità sulla quale si è espresso il Direttore Generale Rai Roberto Sergio durante la conferenza stampa che ha seguito il San Marino Song Contest. Queste le sue parole riportate da ANSA: Siamo forse gli unici in Italia in grado di poter produrre spettacoli del livello del festival di Sanremo.

“L’Eurovision di Torino, tre anni fa, ha dimostrato che non c’è grande concorrenza nel Paese Italia rispetto a queste tematiche. Cosa accadrà lo vedremo, noi siamo pronti a ripetere Sanremo l’anno prossimo. Se ci dovessero essere degli ostacoli insormontabili, noi faremo un festival, perchè il festival dovrà indicare il cantante vincitore per l’Eurovision del prossimo anno. Solo la tv pubblica, in base agli accordi con l’Ebu, è titolata a mandare il rappresentante dell’Italia all’Eurovision Song Contest”.

Non è impossibile, quindi, pensare ad un 2026 con un festival musicale a Sanremo trasmesso su una TV privata mentre la Rai farebbe il suo festival (cui andrà trovato un nome differente, per motivi di copyright) più a nord, nel capoluogo piemontese.

Anche in questo caso, al momento, pare che non sia nemmeno presa in considerazione l’eventualità di “combattere” Sanremo affidando un evento di prim’ordine ad una città del Sud: Napoli, ad esempio, dove sono nate canzoni divenute famose a livello mondiale quando la “musica italiana” nemmeno esisteva.

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