Dolore al petto poi non riesce più a camminare, Vincenzo muore a 45 anni: lascia 4 figli
Apr 25, 2025 - Veronica Ronza
Ospedale Cardarelli
Si indaga sul decesso di Vincenzo Russo, un cittadino di Qualiano (Napoli), morto a 45 anni per una probabile setticemia, dopo un calvario durato oltre due mesi tra innumerevoli accessi e visite in vari presidi ospedalieri.
Qualiano, Vincenzo morto a 45 anni dopo un calvario di 2 mesi
Sarebbe stata la moglie del 45enne a rivolgersi a Studio3A – società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini – per far luce sui tragici fatti e su eventuali negligenze mediche mentre la Procura di Napoli ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario per fare chiarezza sul decesso dell’uomo, spirato il 13 aprile scorso all’ospedale Cardarelli di Napoli.
Al momento il Sostituto Procuratore, acquisita e posta sotto sequestro la documentazione clinica, ha iscritto nel registro degli indagati due dei medici che avrebbero preso in cura il paziente, un atto dovuto per dare loro modo di nominare eventuali consulenti di parte per gli accertamenti tecnici. La salma della vittima sarà sottoposta nei prossimi giorni all’esame autoptico.
Stando a quanto riferito dalla vedova, tramite denuncia, oltre due mesi fa il 45enne si sarebbe recato presso l’ospedale di Giugliano dopo aver accusato un forte dolore al petto. Gli esami clinici effettuati non avrebbero riscontrato alcun problema, spingendo i sanitari a dimettere il paziente. Tuttavia, anche nei giorni successivi, i dolori anziché placarsi sarebbero aumentati, estendendosi anche alla spalla destra.
Russo avrebbe, perciò, continuato a sottoporsi ad una serie di visite sia in strutture pubbliche che private, tra i presidi di Napoli e Caserta. Tra cure e diagnosi discordanti tra loro, la sintomatologia del paziente si sarebbe aggravata sempre più fino ad impedirgli di reggersi in piedi e persino urinare.
Il pomeriggio del 12 aprile, la moglie avrebbe accompagnato all’ospedale Pineta Grande il marito in preda a febbre alta, dolori lancinanti estesi anche all’inguine, polpaccio e caviglia, oltre a uno stato semi-confusionale. Dagli accertamenti di rito sarebbero emersi valori totalmente sballati che avrebbero spinto i medici ad optare per il trasferimento del paziente presso il Cardarelli, per poter essere seguito da un ematologo non disponibile in quella struttura.
Di qui la corsa della coppia presso il nosocomio napoletano dove il mattino seguente Russo sarebbe deceduto, nonostante le rassicurazioni ricevute il giorno prima. Vincenzo sarebbe stato colpito da un arresto cardiaco fatale probabilmente provocato da una setticemia in corso. Il 45enne lascia sua moglie e i loro quattro figli, tre dei quali ancora minorenni.