Meraviglia a Napoli, c’è un enorme Pinocchio in piazza: dove e fino a quando ammirarlo

Pinocchio in Piazza Mercato a Napoli


Un’installazione raffigurante Pinocchio è stata inaugurata il 30 maggio in Piazza Mercato a Napoli: si intitola OH! ed è stata realizzata dall’artista Marcello Jori.

Pinocchio in Piazza Mercato: la grande installazione a Napoli

Realizzata in bronzo, la scultura mima la porosità del legno, evocando il momento in cui prende vita il burattino nato dalla fantasia di Carlo Collodi. L’opera trae origine dalla versione fedelmente riscritta e illustrata da Jori del capolavoro del celebre scrittore, pubblicata nel 2018 dalla Galleria Mazzoli e da Rizzoli nel 2019.

L’installazione, che sarà visitabile fino al 5 ottobre 2025, è stata inaugurata alla presenza del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, del consigliere per l’arte contemporanea Vincenzo Trione, dell’artista Marcello Jori e dell’architetto Giovanni Francesco Frascino.

Il progetto espositivo è promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito di Napoli contemporanea 2025, il programma di mostre e installazioni fortemente voluto dal sindaco Manfredi e curato dal consigliere Trione.

OH!, dell’altezza di 4 m, è posta su una base cilindrica. Di fronte è collocato un sedile semicircolare in struttura in acciaio e rivestimento in doghe di legno di pino, illuminato da una striscia led, punto di sosta concepito per offrire una prospettiva privilegiata ai fruitori.

L’opera si integra con le architetture presenti in Piazza Mercato: il naso di Pinocchio assume un andamento simile a quello di una guglia, un pinnacolo o un obelisco, richiamando forme simboliche di elevazione, aspirazione o vertigine. Il burattino, posto su un podio di legno sotto l’ala protettiva dell’esedra, cerca con lo sguardo la Chiesa di Santa Croce e Purgatorio.

“Pinocchio è figura che, acquistando una solidità plastica, viene fuori dalle pagine dell’omaggio a Le avventure di Pinocchio pubblicato nel 2018 da Marcello Jori: una versione fedelmente riscritta e illustrata del capolavoro di Carlo Collodi. Un ardito esercizio iconotestuale, basato sul dialogo tra parola e immagine, fondato sulla combinazione tra fedeltà e infedeltà. Un avvincente storyboard, che mescola la tradizione degli affreschi del Trecento con le soluzioni della graphic novel e con certi artifici del cinema. Nel suo adattamento, Jori si comporta come un regista intento a trarre un film da un romanzo. Studia, analizza, interpreta, scompone, smonta, rimonta, amplia e dilata il soggetto letterario. Lo personalizza. Lo continua. Lo reinventa. Lo riattiva” – ha commentato il sindaco Manfredi.


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