Esplosione a via Foria: la Procura indaga su licenze edilizie e lavori recenti

Esplosione in via Foria


La Procura di Napoli ha avviato una serie di accertamenti per chiarire le cause della violenta esplosione avvenuta ieri nel centro cittadino, in via Peppino De Filippo, che ha provocato la morte di Giovanni Scala, 57 anni, e il ferimento di quattro persone, una delle quali – una donna – si trova ancora in gravi condizioni in ospedale.

Le indagini sono tuttora in corso, in un contesto di grande dolore e preoccupazione per la sicurezza degli edifici in città.

L’indagine, affidata al sostituto procuratore Federica D’Amodio, punta a ricostruire con esattezza dinamiche e responsabilità. Tra i primi passi, la Procura ha disposto la raccolta delle licenze edilizie e della documentazione relativa alla stabilità dell’edificio, oltre a eventuali permessi per lavori di ristrutturazione svolti di recente. Saranno inoltre ascoltate le testimonianze di persone informate sui fatti, per fare luce sulle condizioni dell’immobile prima dello scoppio.

Parallelamente prosegue anche l’attività tecnico-investigativa, affidata ai vigili del fuoco, per determinare l’origine dell’esplosione, che ha coinvolto due abitazioni. L’ipotesi più accreditata resta quella di una fuga di gas, ma non è ancora stato chiarito se la perdita fosse legata a una bombola o a un’altra fonte.

La salma della vittima è stata posta sotto sequestro, in attesa dell’autopsia. Intanto gli investigatori della Questura – ufficio prevenzione generale – hanno già ascoltato alcuni testimoni dell’accaduto, ma l’attività di raccolta delle testimonianze richiederà ancora diversi giorni per essere completata.


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