“No comunisti e gay”: annuncio di lavoro shock dello chef napoletano Paolo Cappuccio, è bufera
Lug 09, 2025 - Redazione Vesuviolive
Paolo Cappuccio, chef stellato e figura nota dell’alta ristorazione italiana, è finito al centro di una polemica virale dopo aver pubblicato un annuncio di lavoro su Facebook dai toni fortemente discriminatori.
Il post, poi cancellato, era rivolto alla selezione di personale per un hotel in Val di Fassa, ma ha scatenato l’indignazione online per i contenuti offensivi rivolti a “comunisti”, “fannulloni” e persone “con problemi di orientamento sessuale”.
Un caso nazionale
Il messaggio, pubblicato l’8 luglio, cercava uno chef, tre capi partita e un pasticcere per la stagione invernale, con stipendi dai 2.000 ai 4.000 euro. Tuttavia, a far discutere non sono state le condizioni economiche, bensì il linguaggio usato: “Esclusi comunisti/fancazzisti, masterchef del c***o, persone con problemi di orientamento sessuale”, si leggeva nel testo.
Il post è stato rapidamente rimosso, ma le sue parole hanno fatto il giro della rete, condivise da numerosi utenti e giornalisti. Tra questi, Luca Bottura ha ironizzato sull’inadeguatezza del tono, mentre Simone Alliva ha denunciato l’evidente violazione delle norme sul lavoro.
La replica dello chef: “Era uno sfogo”
Contattato dal Corriere della Sera, Cappuccio non ha negato la paternità del messaggio e ha cercato di spiegare il contesto: “Ero esasperato. Dopo anni di collaboratori che si assentano, bruciano il pesce o si comportano in modo scorretto, ho scritto uno sfogo. Voglio solo persone serie e rispettose in cucina”.
Sul tema dell’orientamento sessuale ha aggiunto: “Ho amici gay, non ce l’ho con loro. Ma se qualcuno ostenta troppo sul lavoro, rischia di rompere l’equilibrio della brigata”.
Non è un episodio isolato
Non si tratta della prima uscita controversa dello chef. Già nel 2020 Cappuccio aveva pubblicato un annuncio per un hotel a Caorle con toni simili, escludendo “vagabondi”, “alcolizzati” e “drogati”, e ironizzando sui “disagiati”.
Quel post, all’epoca già segnalato, è tornato virale in queste ore, rafforzando l’impressione di un comportamento reiterato piuttosto che di un incidente isolato.
Le conseguenze legali e sociali
Il Decreto Legislativo 216/2003 vieta esplicitamente ogni forma di discriminazione sul lavoro legata a orientamento sessuale, opinioni politiche o convinzioni personali. Anche la Costituzione italiana, all’articolo 3, sancisce il principio di uguaglianza.
Inserire criteri esclusivi e discriminatori in un annuncio non è solo eticamente discutibile, ma può comportare sanzioni legali, la nullità del contratto e obblighi di risarcimento.
Chi è Paolo Cappuccio
Nato a Napoli nel 1977, Cappuccio ha lavorato in rinomati ristoranti come La Casa degli Spiriti e La Stube del Bio Hotel Hermitage, ricevendo premi e riconoscimenti. Negli ultimi anni si è dedicato alla consulenza gastronomica, ma le sue posizioni pubbliche stanno mettendo a rischio collaborazioni e credibilità. Alcune strutture con cui collabora stanno infatti subendo pressioni online per dissociarsi dal suo comportamento.
