San Carlo Acutis, la sua Playstation ed il joypad potrebbero diventare “reliquie”: è la prima volta nella storia
Set 30, 2025 - Gabriella Licenziato
Canonizzato da poco, Carlo Acutis è già entrato nella storia come il “primo santo millennial“, simbolo del legame inedito tra fede e mondo digitale. In questi giorni affiora una proposta insolita: riconoscere come reliquia il joypad della sua PlayStation, oggetto che rimanda a una delle sue passioni giovanili.
Il Santo del Web: fede e tecnologia in dialogo
In un tempo in cui la tecnologia sembra dominare ogni aspetto della vita quotidiana, la figura di Carlo Acutis è un esempio luminoso di come fede e innovazione possano camminare insieme.
Il giovane Santo dimostra che anche Internet può diventare strumento di evangelizzazione. Guidato dalla sua passione per l’informatica, Carlo ideò una mostra virtuale sui miracoli eucaristici, oggi diffusa in tutto il mondo. Canonizzato nel 2025, è venerato come patrono dei giovani e dei nativi digitali.
Il sacro nell’ordinario: joypad e console possono essere reliquie?
Accanto alle reliquie più tradizionali — come il cuore o ciocche di capelli — ora spunta l’idea di valorizzare un oggetto insolito: il controller della PlayStation che Carlo usava da bambino. Secondo la classificazione cattolica, potrebbe trattarsi di una reliquia di seconda classe, cioè un oggetto appartenuto e utilizzato dal santo.
La notizia ha acceso i social. C’è chi applaude l’iniziativa vedendola come un segno dei tempi che avvicina i giovani alla fede attraverso un oggetto quotidiano. Altri, invece, manifestano perplessità, temendo il rischio di banalizzare il sacro.
Che sia accolto come simbolo moderno di fede o criticato come eccesso di spettacolarizzazione, il controller resta al centro del dibattito e ci ricorda che la santità non è lontana dalla vita quotidiana, ma può fiorire tra gesti semplici e oggetti comuni.
Fede e tecnologia, un binomio possibile: anche la Playstation può diffondere fede
Dalla discussione nasce un interrogativo profondo: la tecnologia può davvero diventare un ponte verso Dio? Per Carlo Acutis la risposta era chiara.
Amava ripetere: “Tutti nascono originali, ma molti muoiono fotocopie”, invitando i suoi coetanei a non lasciarsi imprigionare dai mezzi digitali, ma a trasformarli in strumenti di bene. Un messaggio che parla ai giovani, spronandoli a coltivare la propria autenticità.
Che il joypad diventi o meno una reliquia ufficiale sarà la Chiesa a stabilirlo, ma il semplice fatto che la sua storia susciti attenzione, dimostra come la santità di Carlo continui a dialogare con la quotidianità di oggi, segnata da smartphone, videogiochi e social network.
Un santo che abita il mondo digitale con naturalezza: il messaggio del giovane Santo diventa sempre più attuale.
