Tumori, la speranza da Napoli con un trattamento innovativo: è tra i pochi centri d’Europa
Set 26, 2025 - Redazione
Tumori, gruppo di ricerca del Ceinge Napoli
La Campania si conferma un modello di eccellenza nazionale per la diagnosi e la gestione clinica dei tumori cerebrali con il CEINGE Biotecnologie avanzate Franco Salvatore di Napoli che, grazie al lavoro di un team di ricercatori guidati dal professor Lorenzo Chiariotti, offre un nuovo protocollo di profilazione molecolare per fornire diagnosi precise e cure ai pazienti affetti da questa grave malattia. Si tratta di uno dei pochi centri in Europa a mettere in campo un approccio di questo tipo.
Tumori cerebrali: l’eccellenza a Napoli con un nuovo protocollo
I tumori cerebrali maligni rappresentano una sfida complessa per la medicina moderna in quanto si tratta di una malattia oncologica particolarmente aggressiva e soggetta a una scarsa disponibilità di cure efficaci. Attualmente, le opzioni terapeutiche sono limitate, ma negli ultimi anni si stanno affacciando trattamenti innovativi, la cui efficacia però è subordinata all’individuazione nei pazienti di specifiche alterazioni genetiche o epigenetiche.
Per identificare i pazienti candidabili a questi nuovi trattamenti è fondamentale conoscere a fondo la biologia del tumore e per farlo occorrono tecnologie avanzate che oggi sono disponibili in pochissimi centri in Europa e di norma riservate a pazienti selezionati. Fa eccezione la Regione Campania: il CEINGE-Biotecnologie Avanzate Franco Salvatore di Napoli, infatti, ha attivato da tre anni un programma innovativo che prevede la profilazione molecolare completa per tutti i pazienti affetti da tumore cerebrale, indipendentemente dall’ospedale di provenienza. Sono stati analizzati finora circa 2000 casi, di cui 1500 sono campani e gli altri di varie regioni italiane.
“Considerando che l’incidenza annua di tutti i tumori cerebrali si attesta per la regione Campania sui circa 500 casi all’anno, possiamo dire che siamo riusciti ad analizzare la quasi totalità della popolazione affetta campana e che tutti i pazienti campani si sono avvalsi di una diagnosi di precisione“ – ha spiegato Lorenzo Chiariotti, professore ordinario di Patologia generale dell’Università Federico II e coordinatore al CEINGE del progetto che viene realizzato da un gruppo, guidato dalla dottoressa Rosa Della Monica e formato da figure professionali altamente specializzate.
“Il prossimo passo sarà la diagnosi intraoperatoria. Il tumore potrà essere identificato durante l’operazione e si potrà dunque procedere con gli approcci terapeutici più appropriati già in fase chirurgica“ – ha aggiunto il professor Chiariotti.
“Ad oggi sono noti oltre 100 differenti tipi e sottotipi di tumori cerebrali, ognuno con caratteristiche molecolari e comportamenti clinici distinti e che dunque richiedono differenti approcci terapeutici. Diventa quindi essenziale un inquadramento molecolare accurato, che si avvalga delle più moderne tecnologie. Non solo lo studio del genoma, ma anche la profilazione epigenomica che permette oggi di delineare in modo estremamente dettagliato il profilo di ciascun tumore, aprendo la strada a strategie terapeutiche sempre più personalizzate” – ha chiarito Rosa Della Monica.
Il programma coinvolge tutte le 14 strutture di neurochirurgia della Campania e sta attirando anche pazienti da altre regioni italiane. Un passo avanti importante, che è stato possibile grazie alla collaborazione con l’Osservatorio delle Neuroscienze, nato di recente sotto la guida del professor Catapano.
L’Osservatorio ha riunito attorno allo stesso tavolo tutte le professionalità coinvolte nella cura dei tumori cerebrali – radiologi, patologi, neurochirurghi, oncologi, medici molecolari, radioterapisti -, favorendo la condivisione di idee e la costruzione di percorsi comuni per migliorare la presa in carico dei pazienti, in un’ottica di vera eccellenza
Grazie a questa collaborazione è nato anche un progetto ambizioso: la creazione del nuovo Centro per le Neuroscienze – I.CA.N., che potrà essere un punto di riferimento per tutta la rete neuro-oncologica campana. Un luogo dove far convergere competenze, esperienze e innovazione, con un unico obiettivo: offrire ai pazienti cure sempre più efficaci, personalizzate e umane.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del CEINGE, prof. Pietro Forestieri: “Questo progetto è un esempio concreto di come la medicina di precisione possa diventare accessibile e capillare anche applicata su larga scala, con l’obiettivo di garantire equità nell’accesso a diagnosi molecolari di altissimo livello”.
“La Campania dimostra che quando si investe su persone, competenze e tecnologia, si possono creare modelli di eccellenza che fanno davvero la differenza nella vita delle persone. Anche nelle sfide più difficili, come quella contro i tumori cerebrali” – ha concluso l’Amministratore delegato del CEINGE dott. Mariano Giustino.
