Scene da “Narcos” in Penisola Sorrentina: carabinieri sequestrano 1 tonnellata e mezza di cannabis


Importante sequestro di droga tra le valli della Penisola Sorrentina: il bilancio del terzo anno di “Continuum bellum”, l’operazione dei carabinieri contro le coltivazioni di stupefacenti sui Monti Lattari.

Monti Lattari come il Sudamerica: importante sequestro di droga

Sui Monti Lattari il profumo del bosco si confonde con quello acre della cannabis. Tra i carrubi e i castagni che dominano le valli di Gragnano, Lettere e Casola di Napoli, i carabinieri avanzano in fila con sguardo vigile, mentre dall’alto un elicottero scandisce il ritmo della caccia.

È Continuum Bellum 3, l’operazione contro il narcotraffico che da tre anni setaccia metro per metro le montagne alle spalle di Castellammare di Stabia, divenute il nuovo Sudamerica della droga.

Un microclima perfetto — sole, acqua, terreni vulcanici — ha trasformato i versanti più remoti in una gigantesca serra naturale. Un paradiso verde che, nelle mani sbagliate, diventa la base di un’economia criminale capace di rigenerarsi a ogni stagione. Ma la risposta dello Stato non si è fatta attendere.

Il bilancio dell’operazione in Penisola Sorrentina

Il bilancio finale parla da solo: oltre 1.600 piante di cannabis individuate e distrutte, una tonnellata e mezza di biomassa sequestrata, 47 chili di marijuana confezionata, armi, munizioni e polvere da sparo.

Sei arresti, due denunce tra custodi, coltivatori, piccoli imprenditori del crimine ed altri attori della filiera produttiva . Numeri che raccontano una guerra silenziosa ma costante, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Castellammare con il supporto degli squadroni eliportati di Calabria e Sicilia e del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano.

Dietro ogni pianta, un percorso: semi importati, irrigazioni improvvisate, guardiani notturni, fili di nylon per sostenere le infiorescenze. Coltivazioni che si spingono sempre più in alto, dove solo i droni e l’occhio dell’elicottero riescono ad arrivare.

La risposta dello Stato arriva con grosso investimento di mezzi ed uomini: un mercato di cui però si continua ad ignorare l’entità della domanda che inevitabilmente spinge ad aumentare l’offerta. Mentre sotto al governo più a destra della storia repubblicana le possibilità di dialogo sulla legalizzazione delle droghe leggere sono più remoti che mai.

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