Primi segnali di risveglio per Antonia, la 17enne ridotta in fin di vita dal papà: come sta
Ott 20, 2025 - Veronica Ronza
Elisa Polcino, uccisa dal marito Salvatore Ocone a Benevento
Migliorano le condizioni di Antonia Ocone, la ragazza di 17 anni ridotta in fin di vita dal padre, Salvatore, lo scorso 30 settembre, nella loro abitazione di Paupisi, nel Beneventano, dove avrebbe ucciso anche la moglie e l’altro figlio.
Strage di Paupisi: come sta Antonia Ocone
Stando alla ricostruzione definitiva dei fatti, l’uomo avrebbe colpito prima la moglie, con una grossa pietra prelevata in giardino, per poi scagliarsi contro i due figli minorenni che si trovavano in casa, Cosimo di 15 anni e Antonia di 17.
Avrebbe poi caricato i ragazzi in auto per darsi alla fuga insieme a loro. Una corsa disperata bloccata dalle forze dell’ordine che, sui sedili posteriori della vettura, hanno ritrovato il corpo senza vita di Cosima mentre la sorella risultava in fin di vita. Di qui la corsa d’urgenza in ospedale e il ricovero presso il Neuromed di Pozzili, dove la ragazza si trova attualmente.
Secondo l’ultimo bollettino medico, la giovane presenterebbe iniziali segni di risveglio. Una buona notizia soprattutto per il fratello maggiore della vittima, unico superstite di questa triste strage in quanto residente lontano dal suo paese per motivi di lavoro e, dunque, assente al momento dell’aggressione.
“La paziente allo stato attuale è tracheostomizzata in respiro spontaneo. I parametri vitali sono stabili. Presenta iniziali segni di risveglio mentre permangono i deficit motori dell’emilato destro. Si è in attesa di risonanza magnetica encefalo di controllo” – si legge nel testo del bollettino, reso noto da Il Mattino.
