Parla coi morti (a pagamento): smascherata la finta sensitiva dei social


Una donna che si presentava online come sensitiva è stata segnalata alla Procura di Napoli da cinque persone che affermano di essere state ingannate.

Secondo le denunce, la donna avrebbe convinto le sue follower di poter parlare con i loro cari defunti durante dirette social, spingendole così a effettuare donazioni digitali convertibili in denaro. In alcuni casi, i versamenti avrebbero raggiunto diverse centinaia di euro.

Le segnalazioni raccontano di un clima di forte pressione psicologica: chi partecipava alle cosiddette “sedute” virtuali veniva sottoposto a umiliazioni pubbliche o rimproveri, soprattutto se decideva di interrompere la visione o di smettere di donare. Le vittime identificate non risiedono tutte in Italia: due di loro vivono infatti in Svizzera e in Germania.

La presunta medium sosteneva di fare da tramite con l’aldilà e riportava ai parenti ciò che, a suo dire, i defunti comunicavano.

In alcune occasioni, insieme alla figlia, avrebbe utilizzato voci contraffatte per rendere più credibile la messa in scena. Chi ha denunciato parla di un comportamento manipolatorio, capace di colpire nel momento di maggiore fragilità emotiva.

Durante le dirette, la donna si sarebbe inoltre appoggiata a un gruppo di moderatrici incaricate di mettere sotto pressione chi mostrava dubbi o esitava a effettuare nuove donazioni.

Alle presunte vittime sta fornendo supporto l’associazione “La Battaglia di Andrea”, che le segue anche dal punto di vista legale tramite l’avvocato Sergio Pisani.

Una delle denunciatrici ha spiegato che molte si erano affidate con fiducia alla donna perché questa si presentava anche come psicologa attiva in un centro antiviolenza, qualifiche che avrebbero contribuito a creare un’immagine di competenza e affidabilità.


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