Matematica che amore: Ecco come incontrare il partner perfetto!


Con il San Valentino che bussa prepotente alle porte, è impossibile non fermarsi a pensare se la persona che si ha accanto sia quella giusta, e maggiormente per i single, immaginare quale possa essere il partner perfetto.

Strano ma vero, sembra proprio che due argomenti diametralmente opposti, possano trovare un punto d’unione che porti al tanto atteso responso. Secondo lo studio di un’insegnante di matematica dell’University College di Londra, Hannah Fry, l’amore può trovare le sue risposte tra algoritmi, percentuali e formule matematiche.

Sembra impensabile che il sentimento meno razionale e prevedibile del mondo possa derivare da una scienza tanto esatta e precisa, si dice sempre che la matematica non è un’opinione, e cosa può avere in comune una certezza con un eterno mistero?

Per la matematica Hannah Fry, sono quattro le regole da tenere sempre ben presenti:

  1. Sicurezza di sé. Dopo circa dieci anni trascorsi ad analizzare single in cerca di anima gemella, il fondatore del sito OkCupid e matematico Christian Rudder, ha scoperto che a fare colpo non sono sempre le persone dall’aspetto bello e impeccabile, ma quelle più sicure di sé, quelle capaci di apprezzare e far apprezzare i propri difetti, traendone i punti di forza. Quindi basta nascondere i nostri piccoli difetti fisici perché a far colpo sul serio è il carattere sicuro, simpatico e sincero.
  2. Cercare l’altro attivamente. Chi ha detto che l’anima gemella non va cercata, ma attesa? Nella vita bisogna rischiare e mettersi in gioco, sono queste le regole dell’algoritmo di Shapley, secondo cui, se è vero che chi si mette in cerca dell’anima gemella, può ricevere diversi rifiuti, è altrettanto vero che ha più possibilità di incontrare la persona giusta. Insomma, tentar non nuoce.
  3. Litigare fa bene. “L’amore non è bello se non è litigarello“. Quante volte abbiamo sentito questa frase perseguitare le giornate in cui ci sono state liti di coppia? E se non fosse proprio sbagliata? Due studiosi, john Gottman e James Murray, hanno provato ad applicare un modello matematico ai litigi delle coppie e quello che emerge dai risultati avvalora il pensiero del detto popolare. Le coppie che litigano maggiormente, sono destinate a durare a lungo, dal momento che non covano dissapori dovuti anche a piccoli screzi, al contrario di quelle coppie che litigano di rado, sorvolando su tante cose che infastidiscono notevolmente, che dinanzi a uno dei rari litigi rischiano di non trovare più un punto d’incontro a causa di malumori accumulati da troppo tempo.
  4. Il partner perfetto è il quinto. Secondo Dante Alighieri, il 3 è il numero perfetto e seguendo questa logica, tutti potremmo pensare che con l’arrivo della terza si dovrebbe incontrare la persona giusta, ma non è così, e a smentire tale pensiero è una media statistica, secondo cui, se realmente nella vita si è destinati ad avere una media di 10 relazioni, il partner perfetto allora è il quinto. Dopo aver scartato circa il 38% delle precedenti relazioni, si potrà mettere in conto di vivere la relazione perfetta.

Hannah Fry, in merito all’attinenza tra l’amore e la matematica, ha scritto un libro, che provvidenzialmente uscirà alla vigilia di San Valentino dal titolo “The mathematics of love”, dove spiegherà i suoi studi e il suo pensiero.

Sembra proprio che l’amore sia solo questione di numeri, ma forse gli inguaribili romantici vorranno dissentire da questa teoria, continuando a credere nel destino e nella casualità degli incontri tra sguardi e anime, una teoria che da secoli affascina chiunque.


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