È il giorno del Jobs Act: ecco sussidi e assegni di disoccupazione


Dal primo marzo le aziende potranno assumere con le nuove regole. Il decreto, varato a fine dicembre, è stato esaminato dalle Commissioni Lavoro di Camera e Senato e prevede sgravi fiscali per le aziende che assumeranno.

Ma si attendono ancora i via libera per il divieto dei licenziamenti collettivi, l’indennità di disoccupazione per i collaboratori che hanno almeno 3 mesi di contributi versati (la cosiddetta “Dis-Coll”) e la “Naspi” (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego), i sussidi di disoccupazione universale che entrerà in vigore da maggio, sarà pari alla metà dei periodi contributivi degli ultimi 4 anni, arrivando al massimo a 24 mesi. Ma l’ultima parola spetterà a Matteo Renzi che si sente molto fiducioso a riguardo.

Renzi

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Il decreto attuativo diminuirà i contratti precari, infatti verranno aboliti il lavoro ripartito e l’associazione in partecipazione. Incerti saranno i contratti di collaborazione continuativa e “a progetto”, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ha spiegato che “non se ne potranno stipulare di nuovi, che quelli in vigore restano attivi, e che ci sarà un periodo di transizione, e poi una nuova definizione“.

In sostanza NASPI 2015 è un assegno che verrà erogato in favore dei lavoratori che si trovano in condizioni di disoccupazione involontaria. Una volta terminato il beneficio economico della NASPI, se il soggetto in questione si troverà ancora in condizioni economiche disagiate, potrà ricevere l’assegno di disoccupazione Asdi. Questa indennità, entrerà in vigore del 2015, potrà durare per sei mesi, durante i quali l’INPS si accollerà il pagamento dell’assegno.

La Dis-Coll, invece è la disoccupazione per i collaboratori, ovvero per chi perderà il lavoro in tutto il 2015. Questa, però, viene riconosciuta solo a chi presenta precise caratteristiche: chi è iscritto alla gestione separata, con un contratto di collaborazione o a progetto, che non sia pensionato e nemmeno titolare di partita IVA.


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