Video. La prima auto ad acqua da marzo 2015. L’inventore è meridionale


I continui rincari della benzina e gli altissimi tassi d’inquinamento atmosferico hanno spinto gli automobilisti a sognare un’autovettura alimentata interamente da acqua. Eppure questo potrebbe diventare realtà, grazie ad un ingegnere leccese, Lorenzo Enrico, che non ha mai smesso di studiare e trovare un metodo per inventare un mezzo ad acqua.

L’ingegnere si è rifatto ai progetti di Stanley Meyer (statunitense che progetto la pila a combustibile ad acqua) e ha costruito un’auto eccezionale ibrida che dopo l’avvio riesce a fare un Km per un millilitro d’acqua usata. Tutto inizia dalla conformazione dell’acqua, che è costituita da un combustibile, l’ossigeno, e un comburente, l’idrogeno. Enrico ha trovato un metodo per estrarre l’idrogeno e utilizzarlo per una fonte di energia in grado di consumare poco. Così ha deciso di applicare la sua idea, chiamata Hydromoving Technology, a bordo di una Nissan 370, denominata Z-Hydro con l’aiuto della semplice acqua piovana, risparmiando così anche sulle bollette.

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L’auto a pila combustible progettata da Stanley Meyer

L’ingegnere pugliese potrebbe vendere tale centralina con un prezzo anche inferiore ai 10mila euro. “È una cosa fantastica. Ci ho lavorato 12 ore al giorno. Quello che sentite è solo vapore acqueo“, spiega con immensa gioia Enrico. “La parte più bella del sistema – continua – è la sua semplicità. Esso è applicabile da tutte le parti ed è molto meno pericoloso rispetto a ciò che è stato provato tanti anni fa“. “Io non sono un meccanico, sono mosso dalla passione. – spiega l’ingegnere – Senza la passione non risolvi niente. Tu vedi passare in città i bambini con una carrozzina, con una fila di macchine: questi muoiono dieci anni prima. Si fa il pieno di benzina, si inserisce il sistema di Hydromoving Technology e si alimenta tutto da solo, con la vettura capace di consumare poco o nulla anche per 300 km in autostrada”.

Il motore ad acqua piovana riesce a fare un kilometro per ogni millilitro di serbatoio ed ogni litro garantisce un’autonomia di 1000 chilometri. Ciò non comporterà nessuna diminuzione dal punto di vista delle prestazioni e della potenza, mentre i consumi e le emissioni si abbattono del 30% e la vettura, da 6.0 di cilindrata, riesce a percorrere 17 chilometri per un litro. La particolarità è che sarà installabile non solo sulle vetture di grossa cilindrata ma anche su quelle piccole, in modo che tutti potranno mantenerla.

Tutto questo – conclude Errico – viene dalla passione, dallo studio e da tanta pazienza. Per fare tutto ciò, si creano numerosi problemi. Ho pianto la prima volta che ho provato gli effetti su strada di questa vettura e non me ne vergogno. So che ho fatto qualcosa. Non so ancora cosa, ma qualcosa c’è“.

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