A rendere noto il video è Anna Rita Melfitani, presidentessa dell’associazione no profit “Guerrieri Con la Coda – Protezione Animali e Ambiente”. In quelle buste erano chiusi circa una quindicina di cagnolini, tra cui molti morti. Eppure la fase due è appena iniziata, nessuno avrebbe mai detto che i delitti contro gli animali sarebbero giunti così presto. Il lockdown, il virus non hanno insegnato niente all’uomo, ma forse c’era da aspettarselo. “Per l’ennesima volta la dignità degli animali è stata violentata e messa sotto i piedi”, scrive Anna Rita sulla sua pagina Facebook e come non darle ragione.
Un altro mese a casa, forse, ad alcuni sarebbe stato meglio: avrebbe dato modo di pensare più a fondo alle proprie gesta. Abbiamo visto la natura rinascere in questi due mesi, eppure l’uomo in due giorni già sta rovinando tutto: pensiamo solo che sono ricominciati anche gli sversamenti nel fiume Sarno. Al di sotto il video: