Cucchi, i carabinieri condannati si sono costituiti. Uno di loro: “Non sono l’assassino”


I due carabinieri condannati a 12 anni di carcere dalla Cassazione per l’omicidio di Stefano Cucchi, durante la notte si sono costituiti recandosi presso la caserma Ezio Andolfato di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). A renderlo noto è l’Ansa.

Carabinieri condannati per l’omicidio Cucchi: si sono costituiti a Santa Maria Capua Vetere

Nella giornata di ieri la Cassazione ha condannato per omicidio preterintenzionale Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro a 12 anni di reclusione. Una vittoria per i familiari del giovane geometra, morto a soli 31 anni, che sono riusciti ad ottenere giustizia grazie alla recente condanna che conferma le violenze subite in carcere da Stefano.

“A questo punto possiamo mettere la parola fine su questa prima parte del processo sull’omicidio di Stefano. Possiamo dire che è stato ucciso di botte, che giustizia è stata fatta nei confronti di loro che ce l’hanno portato via” – ha commentato Ilaria Cucchi, sorella di Stefano.

Raffaele D’Alessandro, invece, prima di costituirsi, al suo difensore Maria Lampitella, ha rivelato: “Sono amareggiato perché non sono l’assassino di Stefano Cucchi, ma rispetto la decisione dei giudici perché sono un carabiniere nell’animo”.

Il Procuratore Generale della Cassazione Tomaso Epidendio in aula, durante l’udienza, ha sottolineato: “Fu una via Crucis notturna quella di Stefano Cucchi, portato da una stazione all’altra. Tutte le persone che entrarono in contatto con lui dopo il pestaggio sono rimaste impressionate dalle sue condizioni. E’ stata una punizione corporale di straordinaria gravità caratterizzata da una evidente mancanza di proporzione con l’atteggiamento non collaborativo del Cucchi”.


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