Ululava di notte e fumava 100 sigarette al giorno: il delirio di Cosimo Di Lauro


Ululava in carcere e fumava anche 100 sigarette al giorno Cosimo Di Lauro, il boss che scatenò la faida di Scampia e che è stato trovato morto ieri mattina nella sua cella all’interno del carcere di Opera, in provincia di Milano. Era detenuto al 41 bis dal 2005 ed in quasi due decenni di isolamento, sembra, le sue condizioni fisiche ma soprattutto psicologiche sono divenute estremamente critiche.

Arrestato quando aveva i capelli lunghi e la giacca di pelle, sembra che Cosimo Di Lauro nel corso degli anni abbia man mano sempre più rifiutato di lavarsi, mentre i suoi denti sarebbero diventati neri a causa del fumo. Non solo, di notte pare che fosse solito ululare. La morte è avvenuta all’età di 49 anni e la Procura di Milano ha disposto l’autopsia, aprendo inoltre un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti in via prudenziale. sul suo corpo non sarebbero stati rinvenuti riconducibili né a violenze né a un suicidio.

Il delirio di Cosimo Di Lauro: “capo di un mondo parallelo”

Un altro episodio curioso – riportato da diversi media – che potrebbe essere letto come segnale di una salute mentale non integra risale al 2019. Cosimo inviò una lettera ai suoi avvocati i quali, aperta la missiva, si ritrovarono davanti un foglio completamente bianco. Quando si presentarono in carcere per vederlo, il boss rispose che li aveva chiamati per una “riunione importante con imprenditori in veste di capo di un mondo parallelo”.


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