Camorra di nuovo in guerra a Ponticelli, sparatoria e risposta: colpito un 28enne

Squadra mobile della Polizia di Stato. Immagine di repertorio


Qualcosa si muove, forse, a Ponticelli. Due sparatorie in due giorni del quartiere della periferia orientale di Napoli: sabato una stesa in pieno giorno nei pressi di un bar di via Margherita, ieri invece la presunta risposta con il ferimento di un giovane di 28 anni all’esterno di una sala scommesse del Lotto Zero. Che la camorra sia di nuovo in guerra è probabile, lo testimoniano dei video pubblicati su TikTok, il social preferito dalla criminalità. Ma andiamo con ordine.

La stesa in pieno giorno di sabato

Sabato scorso l’incursione armata dove stati esplosi almeno 9 proiettili. Nessuno ha raggiunto delle persone, ma sono state colpite due auto appartenenti ad incensurati. Un evidente avvertimento il cui mistero è stato sciolto dagli stessi destinatari, ossia degli affiliati al clan De Micco – De Martino che su TikTok hanno schernito la scarsa mira degli avversari dicendo che erano stati capaci di far indossare il giubbotto antiproiettile ai piccioni.

La presunta risposta di domenica

Ieri sera, invece, un Suv si è fermato e dal suo interno è scesa una persona che ha fatto partire dei proiettili da un mitra. Almeno 18 bossoli ritrovati dalla polizia a terra, mentre un ragazzo di 28 anni è stato colpito alla schiena e successivamente trasportato all’Ospedale di Villa Betania. Proprio lui ha raccontato agli inquirenti la modalità della sparatoria.

Si riaccende la lotta tra i clan di camorra a Ponticelli

Il Lotto Zero è tradizionalmente territorio del clan De Luca Bossa. Qualora le due sparatorie fossero effettivamente collegate, allora significherebbe che tra costoro ed i De Micco – De Martino c’è parecchia tensione, sfociata appunto nello scontro a fuoco. Recentemente è stato infatti scarcerato Christian Marfella, figlio del boss di Pianura Giuseppe Marfella e di Teresa De Luca, madre di Antonio De Luca Bossa che oggi sta scontando l’ergastolo per la morte di Luigi Amitrano. Quest’ultimo era nipote dei boss del clan Sarno, che ha operato a Ponticelli dal 1980 circa al 2009.


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