Gennaro accoltellato alla gamba e morto dissanguato: condannato a 21 anni l’assassino


E’ stato condannato a 21 anni e un mese di carcere Gabriel Ippolito, il 22enne di Caivano accusato dell’omicidio di Gennaro Leone, il pugile morto dissanguato a Caserta a soli 18 anni a seguito dopo essere stato accoltellato alla gamba. A renderlo noto è Il Corriere del Mezzogiorno.

Condannato il 22enne accusato dell’omicidio Gennaro Leone

Il pubblico ministero Chiara Esposito aveva chiesto una pena di 23 anni ma la Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, ha condannato il ragazzo a 21 anni e un mese di detenzione. I fatti risalgono all’agosto del 2021 quando, in pieno centro, Gennaro sarebbe stato colpito a seguito di un litigio.

La rissa, scattata per futili motivi, sarebbe degenerata con l’accoltellamento del 18enne, poi lasciato sul selciato in una pozza di sangue. Giunto all’ospedale di Caserta con una profonda emorragia alla coscia, causata dalla coltellata inferta dal rivale, il giovane poco dopo morì dissanguato.

L’aggressore fu arrestato il giorno seguente  fin da subito ammise le sue colpe. Non volevo ucciderlo. Sono dispiaciuto per quanto successo e chiedo scusa alla famiglia di Gennaro” – avrebbe detto subito dopo il fermo.

La Corte, presieduta da Roberto Donatiello, ha disposto l’invio degli atti in Procura per indagare anche sull’operato dei medici che lo hanno soccorso. I giudici hanno, dunque, ritenuto opportuno effettuare ulteriori accertamenti sugli ultimi momenti di vita della vittima. Intanto è stata riconosciuta la colpevolezza di Ippolito che è stato condannato per omicidio volontario, seppur con la pena minima prevista per questa fattispecie di reato.


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