Matteo Messina Denaro in coma irreversibile, sospesa l’alimentazione: i medici attendono la sua morte

Matteo Messina Denaro


Matteo Messina Denaro è in stato di coma irreversibile e la sua alimentazione è stata sospesa. Detto in altre parole, i medici stanno aspettando che il suo cuore cessi di battere.

Matteo Messina Denaro in coma irreversibile: sospesa l’alimentazione

Il boss della mafia siciliana, arrestato lo scorso 16 gennaio all’esterno di una clinica di Palermo dove si recava per le cure contro il tumore al colon, in questi mesi è stato curato all’interno del carcere de L’Aquila. Messina Denaro aveva lamentato una presunta inadeguatezza delle cure, ma lo staff che lo ha in cura ha risposto che era sottoposto alle cure più all’avanguardia previste dai protocolli internazionali.

Le condizioni sono peggiorate dopo due interventi

La situazione di salute di Matteo Messina Denaro sarebbe precipitata dopo due interventi chirurgici. Negli ultimi giorni le sue condizioni sono peggiorate ed è stato sottoposto alla terapia del dolore, mentre le visite dei familiari sono state sospese. In. ultimo lo stato di coma irreversibile e la decisione di sospendere l’alimentazione.

L’arresto grazie alle cure contro il tumore

In questi mesi Messina Denaro ha riconosciuto, dandole il suo cognome, una figlia avuta durante la latitanza. Non l’avrebbe però mai incontrata per non farsi vedere stravolto dalla grave malattia. Periodo di tempo nel quale comunque non ha perso l’atteggiamento di sfida nei confronti della giustizia: ai magistrati ha detto che, se non fosse stato per la sua malattia, non lo avrebbero mai acciuffato. Come suo padre, morto da latitante nel 1998. D’altra parte è stato proprio grazie all’arresto di sua sorella che gli inquirenti sono riusciti a risalire a lui, tramite gli indizi lasciati dalla malattia: i prestanome, le visite oncologiche, le cure. Matteo Messina Denaro è stato costretto ad uscire dallo stato di fantasma per darsi la speranza di guarire.

Nel frattempo era stata anche smantellata la fitta rete di protezione che aveva costruito intorno a lui, soprattutto attraverso i sequestri dei beni in danno delle persone che lo avevano fiancheggiato. Operazione che lo ha reso vulnerabile, isolandolo. Fino all’arresto e l’epilogo atteso ormai nelle prossime ore.


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