Niente luminarie di Salerno a Napoli. L’annuncio: “San Gregorio Armeno si gemella con Milano”


Le luci d’artista di Salerno saranno “ospitate” a Milano insieme ad alcune creazioni tipiche di Via San Gregorio Armeno, la celebre strada degli artigiani che creano pastori per il presepe, per cui il gemellaggio delle luminarie di Salerno per quest’anno non averrà con la città di Napoli, come invece era stato previsto. A tal proposito il sito Retenews24.it scrive:

San Gregorio Armeno non avrà le luci d’artista di Salerno e allora tutti a Milano. Un annuncio che ha suscitato polemiche quello lanciato dall’Associazione Corpo di Napoli, rappresentata dal presidente Gabriele Casillo. Pare, infatti, che, per problemi burocratici, non si sia potuto attuare quest’anno il gemellaggio tra la città dei pastori e quella delle luci. Un connubio che avrebbe portato a entrambe le realtà visitatori e prestigio.

“Senza le Luci d’Artista – ha commentato al riguardo Casillo già abbiamo assistito ad un calo delle presenze nel Centro Antico di Napoli, di oltre il 45% rispetto allo scorso anno e non è solo un problema legato alla crisi economica, come alcuni vogliono sostenere, basta guardare il successo giornaliero di Salerno che proprio in questo periodo, attrae centinaia di migliaia di persone al giorno. Il Natale napoletano regge solo la domenica ma la mancanza di una progettualità e di un piano “mobilità” pedonale compromettono la vendita dei presepi e di tutto quello che San Gregorio Armeno ed i Decumani in generale offrono particolarmente in questo periodo”.

L’accusa dell’Associazione è prevalentemente contro il Comune di Napoli che non ha saputo dar luogo a un progetto già pronto: “Avevamo per tempo lanciato l’allarme ed avevamo teso la mano in segno di collaborazione all’Amministrazione Comunale, avevamo  manifestato l’importanza di portare a Napoli, per tempo dall’inizio di novembre, le Luci d’Artista che Salerno aveva già appositamente fatto realizzare, con nuovi e più belli moduli luminosi a basso consumo d’energia, avevamo spiegato già da giugno che, se il Comune voleva, insieme alla Camera di Commercio, recuperare un’immagine “civile” della città, doveva collocare le luminarie “classiche” in tutti i vicoli che affiancano San Gregorio Armeno per creare vie di fuga e percorsi alternativi capaci non solo di guidare i visitatori in sicurezza ma anche dare fiato all’economia dei bassi e delle botteghe che in questi antichi vicoli sono presenti. Avevamo chiesto – continua Casillo –  un presidio medico-sanitario in zona ma tutto questo, al di là delle belle parole e degli impegni non si è concretizzato. San Gregorio Armeno non avrà le Luci d’Artista e, giunti quasi alla metà del periodo della Fiera di Natale, ancora si attende l’installazione delle luminarie “alternative” promesse a più riprese negli ultimi tempi”.

L’Associazione Corpo di Napoli però intende rispettare l’impegno “d’onore” assunto con il Comune di Salerno ed ha già rinnovato il gemellaggio culturale avviato lo scorso anno: “Se Napoli non ci aiuta a promuovere degnamente le nostre antiche ed artistiche, storiche produzioni presepiali, sarà la città di Milano ad ospitare il gemellaggio tra San Gregorio Armeno e Salerno: già sono in viaggio, infatti, verso la città meneghina, le più belle opere d’arte presepiale di San Gregorio Armeno che saranno collocate, insieme al Presepe Dipinto del maestro salernitano Mario Carotenuto ed alcune altre realizzazioni artistiche offerte dalla bottega San Lazzaro di Salerno, in una innovativa cupola di vetro, appositamente realizzata dal Comune di Milano per ospitare le nostre opere d’arte, in Piazza del Duomo. Quella di Milano sarà una vetrina d’eccezione in vista dell’EXPO 2015 e l’ennesima occasione perduta da Napoli per dimostrare che il cambiamento promesso era una cosa vera e non più uno slogan d’altri tempi. Noi porteremo comunque anche a Salerno i pastori più significativi del Presepio tradizionale napoletano e la 141^ Fiera di Natale ai Decumani la dedicheremo ad Enrico Caruso, simbolo dell’emigrante napoletano, eccellenza artistica respinta da una Città ingrata ma che porta comunque, anche in giro per il Mondo, sempre nel cuore”.


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