Reddito di Libertà, 400 euro al mese per le donne: cos’è e come chiederlo

Reddito di Libertà: come presentare la domanda


Il Reddito di Libertà è stato confermato grazie al nuovo stanziamento di fondi da parte dell’Inps. Si tratta di un bonus mensile in favore delle donne vittime di violenza ed in condizioni povertà di età compresa tra i 18 ed i 67 anni. Le risorse sono pari a 9 milioni di euro e sono destinati a promuovere, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione.

La disponibilità delle nuove risorse consentirà all’Istituto di liquidare, secondo l’ordine cronologico di presentazione, le domande non accolte per insufficienza di budget e di accogliere le nuove domande. Le modalità di erogazione del beneficio e della relativa contabilizzazione rimangono immutate. È sempre prevista, inoltre, la possibilità che le risorse attribuite possano essere incrementate dalle Regioni e Province autonome con ulteriori risorse proprie, trasferite all’INPS ed erogate secondo le indicazioni.

Il Reddito di Libertà: 400 euro al mese per un anno

Il Reddito di Libertà, spiega l’Inps, consiste in un contributo economico, stabilito nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi. A beneficiarne possono essere donne senza figli o con figli minorenni, seguite dai centri anti violenza riconosciuti e dai servizi sociali. È esente da tassazione e può essere cumulabile con altre misure di assistenza, come il Reddito di cittadinanza.

La misura è rivolta sia alle cittadine italiane o comunitarie, sia alle donne con cittadinanza diversa da quella dei paesi dell’Unione Europea ma con regolare permesso di soggiorno. Le donne straniere caratterizzate dallo status di rifugiate politiche o di protezione sono equiparate alle cittadine italiane e comunitarie.

Come presentare la domanda

Per presentare la domanda la cittadinanza interessata deve presentarsi, presso gli uffici del Comune di residenza, di persona o tramite un rappresentante legale o un delegato. Il modulo è allegato alla circolare che l’Inps ha inviato ai Comuni. Per gli operatori comunali autorizzati all’inserimento e alla trasmissione delle domande, sono illustrate le funzionalità della procedura di accesso al servizio online che verrà appositamente rilasciata sul sito e le conseguenti modalità operative e contabili. L’importo viene accreditato sul conto corrente, libretto di risparmio o carta prepagata.


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