Reddito alimentare: cos’è, a chi spetta e come chiederlo

Introdotto in manovra il Reddito alimentare


La manovra di Bilancio appena approvata ha introdotto il Reddito alimentare, una misura pensata per le persone economicamente più fragili che potranno ricevere l’invenduto della grande distribuzione. Si tratta di un provvedimento sperimentale per cui sono stati stanziati 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 per il 2024.

Ad esso si aggiungerà la Carta Risparmio Spesa, la quale potrà essere impiegata per acquistare beni di prima necessità. Vengono quindi esclusi taluni prodotti come gli alcolici o i tabacchi. Non è chiaro se potrà essere usata per pagare le utenze, magari in aggiunta al bonus bollette.

Reddito alimentare: cos’è

Il Reddito alimentare è pensato per abbattere gli sprechi di cibo e, al tempo stesso, combattere la povertà. Si tratta dell’erogazione a persone in stato di bisogno di pacchi alimentari, principalmente cibo e bevande, che costituiscono l’invenduto della grande distribuzione e che altrimenti verrebbe gettato via. Si tratta in massima parte di alimenti non vendibili perché dalle confezioni rovinate, oppure prossime alla scadenza.

A chi spetta il Reddito alimentare

I beneficiari del Reddito alimentare sono le persone che vivono in condizioni di povertà assoluta. Entro i prossimi 60 giorni il Ministero del Lavoro si è impegnato a emanare un Decreto attuativo nel quale saranno specificati i requisiti per poter usufruire del beneficio.

Come chiederlo

I pacchi potranno essere prenotati tramite un’app su smartphone e ritirati presso il centro individuato, oppure consegnati a casa per le categorie fragili. Sarà lo stesso Decreto attuativo ministeriale a disciplinare meglio la modalità di richiesta, anche considerate le difficoltà che qualcuno potrebbe riscontrare nel non sapere utilizzare l’app oppure il mancato possesso di un dispositivo.


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