Green Pass, lavoratori in protesta: “Se il 30 non lo ritirano bloccheremo l’Italia”


Con l’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass per i lavoratori proseguono gli scioperi in tutta Italia e rischiano di provocare un vero e proprio blocco. In particolare, la protesta avviata dal Coordinamento dei portuali triestini andrà avanti anche nei prossimi giorni con l’obiettivo di ottenere l’abolizione del provvedimento. Se ciò non accadrà hanno minacciato di sospendere le operazioni al porto di Trieste, scalo fondamentale per l’intero Paese.

Green Pass, proseguono gli scioperi: “Il 30 bloccheremo l’Italia”

Dopo il comunicato diffuso nella serata di ieri, in cui gli esponenti del Coordinamento annunciavano una prima vittoria ed un ritorno al lavoro, tramite social hanno chiarito: “Scusate ma il comunicato è stato interpretato male. Il presidio non si molla assolutamente. La frase ‘la battaglia è vinta’ si intende per la prima ma si continua. Con ‘domani chi vuole lavorare può’ significa che vuole può andare a lavorare. Ed infine il presidio continua e non si molla”.

La vittoria, infatti, si legherebbe al supporto ricevuto da migliaia di persone che avrebbe portato i manifestanti ad ottenere un incontro al Senato, il 30 ottobre, dove i lavoratori, insieme a forze dell’ordine, sanitari, giornalisti e altre categorie di tutta Italia, potranno far valere le proprie ragioni.

A confermarlo è Stefano Puzzer, portavoce del Coordinamento dei portuali di Trieste, che, stando a quanto rende noto l’Ansa, ha dichiarato: “Abbiamo parlato con un rappresentante di Governo, il 30 ottobre saremo alla Camera e al Senato senza creare confusione. Verranno con noi i rappresentanti di Vigili del Fuoco, giornalisti e sanitari. Se il 30 non otteniamo il ritiro del Green Pass bloccheremo tutta l’Italia”.

Anche il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha commentato le agitazioni di questi ultimi giorni sostenendo che sul provvedimento del Green Pass non bisogna fare nessun passo indietro. In più si è posto contro l’ipotesi i rendere gratuiti i tamponi.


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