Chi è il professor Alessandro Orsini, “cancellato” dalla Rai: napoletano, il suo idolo è Maradona


In queste settimane ha acquisito una certa popolarità il professor Alessandro Orsini, professore ordinario di sociologia del terrorismo all’Università Luiss di Roma. Le proteste di alcuni partiti – Partito Democratico, Italia Viva e +Europa – hanno spinto la direzione di Rai3 ad annullare il contratto da 2000 euro a puntata per la sua partecipazione al programma Cartabianca di Bianca Berlinguer.

La televisione di Stato ha di fatto permesso l’ingerenza della politica nell’informazione: erano percepite come fastidiose, infatti, le opinioni del professor Orsini che si auspica in sostanza una resa dell’Ucraina. Orsini, inoltre, nel corso delle varie apparizioni televisive aveva criticato le esercitazioni Nato nei pressi dei confini della Russia. La sua lettura della posizione di Putin, in veste di studioso, è stata assimilata come vicinanza al presidente russo. Di Zelensky afferma che il suo comportamento potrebbe scatenare una guerra mondiale. Orsini, proprio in quanto studioso e conoscitore del fenomeno del terrorismo, conosce bene le dinamiche belliche ed analizza i fatti con lo scopo di prevedere e ideare strategie di difesa. Le sue opinioni possono essere dunque non condivisili, ma provengono da una persona qualificata e competente in materia.

Bianca Berlinguer non ha preso per nulla bene la decisione, presa da Rai3 senza consultarla. “Non condivido – ha aggiunto la giornalista – la decisione di escludere una voce certamente rappresentativa di un’opinione presente nella società italiana e tra gli studiosi, in quanto ciò porterebbe a una mortificazione del dibattito che per essere tale deve esprimere la più ampia pluralità di idee. Non è forse questa la missione del servizio pubblico?”. Il professor Orsini, dal suo canto, ha dichiarato: “Molte altre trasmissioni di informazione mi avevano offerto compensi ben superiori a quello della Rai. Ho scelto Bianca Berlinguer perché penso che sia una garanzia di libertà. Questa libertà va difesa. Per questo motivo, annuncio che sono pronto a partecipare alla trasmissione di Bianca Berlinguer gratuitamente”.

Chi è il professor Alessandro Orsini

Alessandro Orsini è nato a Napoli il 14 aprile 1975. La sua formazione universitaria è avvenuta però tra Roma e gli Stati Uniti: presso l’Università La Sapienza si è laureato in Sociologia, all’Università Roma Tre ha invece conseguito il Dottorato di Ricerca presso la Facoltà di Scienze Politiche. Dal 2011 al 2019 è stato Visiting Research Affiliate presso il Centro degli Studi Internazionali del MIT.

Della sua vita privata si conosce molto poco, eccetto la sua grande passione per Maradona. In occasione della sua morte parlò del suo idolo e lo fece da napoletano, da tifoso che ha sognato e gioito grazie alle magie Diego, difendendolo dalle accuse che gli sono sempre state fatte sulla sua vita privata e i problemi con la droga.

“Ho idolatrato Maradona come qualunque altro napoletano – le parole di Alessandro Orsini – Sono stato un perfetto uomo-massa e ne conservo un bellissimo ricordo. Ho continuato ad ammirare Maradona anche nei suoi anni più bui. Quando era un pessimo esempio per tutti, lo ammiravo ugualmente. Ammiravo profondamente la sua capacità di autodistruggersi perfettamente. L’autodistruzione perfetta non lascia segni negli altri e non fa male a nessuno. Ho sentito dire in televisione: “Mi dispiace che Maradona sia morto, però lo condanno moralmente perché è stato un pessimo esempio”. Credo che qui si faccia una gran confusione. Maradona è stato un esempio morale altissimo per tutti i giovani. Vi sono infatti due tipi di drogati. Quelli che cercano di dare un’immagine positiva della droga, come i trapper del tipo: “Mi drogo e sono figo”; e quelli che ne danno un’immagine iper-negativa. Maradona è stato il drogato più nemico della droga del mondo. Mica si drogava per avere imitatori sotto i riflettori! Si drogava e andava in giro perfettamente autodistrutto. Cercate su youtube: “Maradona ubriaco” e capirete ciò che intendo dire. E poi ponete a confronto questi video di Maradona sballato con quelli di certi trapper sballati. A quale adolescente, vedendo Maradona, verrebbe mai in mente di drogarsi? Maradona ha dato un’immagine perdente della droga, mai vincente. Maradona è stato il mio eroe: ha dato moltissimo al calcio e alla lotta contro la droga”.


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