Sanità, 220 milioni l’anno rapinati alla Campania. De Luca: “Deve intervenire Mattarella”


Il Pnrr finora è stato solo “demenzialità e propaganda”. Così il presidente Vincenzo De Luca si è espresso parlando dell’impianto generale dato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nel corso del proprio intervento presso la sede dell’Unione industriali di Napoli nell’ambito di un congresso organizzato da Le Meridionali sulla missione 6 del Pnrr, ossia quella sul comparto sanità.

De Luca: il Pnrr è solo propaganda

“Il Pnrr per il comparto sanitario rischia di essere una grande operazione propagandistica – ha affermato De Luca – alla quale non fa seguito nulla di sostanziale. Il Pnrr dovrebbe servire soprattutto a realizzare una rete di medicina territoriale, cioè centinaia di case di comunità nei territori, ospedali di comunità e così via. Ci sono le risorse per fare le strutture, ma non ci sono le risorse per pagare il personale. Questa è la situazione che abbiamo oggi in Italia. In Campania poi abbiamo 10 mila unità mancati e 220 milioni di euro in meno dal riparto del fondo sanitario nazionale”.

Vincenzo De Luca è tornato ad attaccare il Ministero della Salute, scagliandosi contro la gestione dell’epidemia e soprattutto per la mancata produzione di un vaccino italiano. In due anni e mezzo l’Italia non è stata capace neanche di produrre con licenza delle case farmaceutiche che l’hanno sviluppato.

Fondo sanitario nazionale, rapina di 220 milioni l’anno alla Campania

Sul riparto del fondo sanitario nazionale, il presidente ricorda che la Campania riceve “220 milioni di euro in meno rispetto alla media” e non succede niente “nei confronti di questa rapina”. De Luca aggiunge che “Dovrebbe intervenire il Presidente della Repubblica” contro questa “vergogna nazionale”.


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