Gattuso si lava la coscienza sul genocidio a Gaza: “Giocheremo con Israele. Facciamo un mestiere”
Set 02, 2025 - Francesco Pipitone
Gennaro Gattuso
Gattuso si palesa come l’italiano politicante medio, colui che sta in mezzo senza riuscire ad avere il coraggio di prendere una decisione che sia moralmente ed eticamente giusta. Gli ignavi, per dirla con Dante, quelli che non vollero né il Paradiso né l’Inferno. Mentre la stragrande maggioranza degli italiani vorrebbe che la Nazionale non giocasse contro Israele, per dare un segnale forte contro il genocidio del popolo palestinese, il CT annuncia che invece di giocherà. “Facciamo un altro mestiere”, adduce questa scusante per pulirsi la coscienza, senza rendersi conto che la scusa non funziona. Senza rendersi conto, o volendolo ignorare, che ogni azione dell’essere umano è politica e può avere importanti conseguenze.
Gattuso si lava la coscienza sul genocidio a Gaza
“Sono uomo di pace e vorrei la pace in tutto il mondo. Mi fa male al cuore vedere civili e bambini che perdono la vita. Però noi facciamo un mestiere e abbiamo il dovere di giocare. Però spero si trovi una soluzione. Non solo a Gaza, ma per tutte le altre guerre che mi fanno male al cuore”. Con queste parole Gattuso ha cercato di svincolarsi, ma il dribbling non è mai stato il suo forte da giocatore ed oggi non lo è da uomo, da essere umano. L’obiezione è semplice: Gattuso ha affermato, indirettamente, che il suo mestiere viene prima di una scelta etica, quella di prendere posizione contro lo sterminio dei palestinesi.
Per qualificarsi al mondiale l’Italia deve vincere le partite contro Estonia ed Israele che si giocheranno, rispettivamente, a Bergamo ed a Debrecen, in Ungheria.
Gli italiani si aspettavano qualcosa in più
La conferenza stampa di Coverciano è stata poi condita da un certo numero di banalità, le solite mediocrità che parlano di determinazione, concentrazione e via dicendo. Insomma, quello che purtroppo ci si aspetta dalla maggior parte degli allenatori che si presentano a parlare con la stampa per dovere e non perché abbiano qualcosa da dire. Gattuso non è un’eccezione. Peccato, da lui tutti si aspettavano qualcosa di diverso. Invece è l’ennesimo Yes man di un calcio italiano malato che ha partecipato all’ultimo Campionato del Mondo nel 2014.
