Regionali Campania, Fico prepara il fronte unito: stop a liste civetta e doppioni

Roberto Fico a Napoli con Giuseppe Conte


Dopo la sua ufficializzazione a candidato del centrosinistra per le Regionali in Campania, Roberto Fico si prepara al primo vero confronto con i partiti che lo sostengono. L’incontro con gli alleati sarà una plenaria, scelta per accelerare la definizione del programma elettorale ed evitare la frammentazione dei bilaterali ipotizzati nei giorni scorsi.

Intanto si attende il decreto che fisserà la data del voto: il 23 e 24 novembre appaiono ormai come le giornate più probabili. Nel frattempo procede l’organizzazione della macchina elettorale, con lo staff di Fico in via di ufficializzazione e il quartier generale già individuato in via Galileo Ferraris, nell’ex area industriale, a due passi dal Consiglio regionale.

Otto liste per il centrosinistra, ma restano i nodi interni

All’ordine del giorno ci sarà soprattutto il programma, ma è chiaro che la partita più delicata riguarda le liste. Secondo il quotidiano Il Mattino Fico punta a un massimo di otto, per evitare sovrapposizioni e soprattutto il rischio che le civiche finiscano per indebolire i partiti, come accaduto cinque anni fa. Tra i nodi più spinosi, la volontà del governatore uscente di spingere per una seconda lista personale, ipotesi che non trova consenso tra gli alleati, intenzionati a limitarne il peso politico.

Le forze in campo dovrebbero essere quelle del Pd, Movimento 5 Stelle, Avs, socialisti-repubblicani, Casa Riformista (area renziana), centristi di Mastella, +Europa e una lista di area deluchiana. A queste si aggiungerebbe “Fico Presidente”, la civica aperta alla società civile e a figure con esperienza amministrativa, pensata per bilanciare il peso del M5S senza indebolirlo.

I ruoli e le strategie dei partiti

Attorno al tavolo siederanno figure chiave: per il Pd ci sarà Piero De Luca, segretario regionale in pectore, mentre per i deluchiani il rappresentante sarà il vicegovernatore Fulvio Bonavitacola. L’obiettivo comune è rafforzare la coalizione, riducendo la frammentazione e presentando un fronte largo e competitivo.


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