Meloni, un governo sovranista solo a parole. Pupazzi nelle mani di USA e Israele
Ott 02, 2025 - Francesco Pipitone
Donald Trump e Giorgia Meloni
Il genocidio in Palestina e i crimini di guerra di Israele, che hanno attirato le attenzioni di tutto il mondo, hanno messo in rilievo le contraddizioni e gli interessi reali, nascosti (ma neanche troppo) dei governi europei ed occidentali. Non fa eccezione quello italiano che, anzi, più volte ci ha tenuto a mostrare l’allineamento alle politiche di Trump e del genocida Netanyahu, sul quale è stato emesso un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra ed al quale viene concesso di volare attraverso lo spazio aereo italiano.
L’asservimento dell’Italia a USA e Israele
Il blocco navale di Israele nei confronti della Global Sumud Flotilla è avvenuto in acque internazionali ed in quanto tale è illegale. Il ministro Tajani, così come la presidente Meloni, hanno sempre dileggiato e condannato l’azione di centinaia di cittadini provenienti da decine di nazionalità del mondo, ma non hanno mai condannato i crimini di guerra di Israele in maniera netta. Solo ultimamente il governo si è spinto “oltre” affermando che la risposta dello stato ebraico nella Striscia di Gaza è “sproporzionata”. Tajani, in Parlamento, ci ha tenuto a sottolineare che Israele non ha torto un capello ai naviganti italiani e a tutti gli altri: ci sarebbe mancato altro.
Calpestati il diritto e il sentimento degli italiani
Lo ha detto dopo 70mila morti e dopo la manifestazione dello scorso 22 ottobre, che ha portato in piazza centinaia di migliaia di italiani che chiedono la cessazione della complicità dell’Italia nel genocidio. Salvini, nella nota intervista concessa ad un media israeliano, si è addirittura augurato l’apertura di un’ambasciata italiana a Gerusalemme. Una dichiarazione che presuppone la pulizia etnica dei palestinesi anche in Cisgiordania e l’espulsione dalla parte Est che l’ONU ha assegnato alla Palestina. Ancora una volta, per strizzare l’occhio a Trump e Israele il governo italiano si è detto disponibile a calpestare il diritto internazionale e si è reso protagonista di affermazioni che minano la pace.
Giorgia Meloni bada bene a non azzardarsi, mai e poi mai, a dire qualcosa che sia preapprovato dagli Stati Uniti, a costo di agire in maniera contraria agli interessi o al sentimento popolare degli italiani. Ma Trump è volubile, dice una cosa e poche ore dopo il suo contrario. Le sue richieste, all’Italia e non solo, saranno sempre maggiori e sempre più onerose. E l’Italia, da bravo stato vassallo, chinerà sempre la testa. Altro che sovranità.
