Coronavirus, il dato di Save the Children: 1 minore su 5 ha difficoltà a fare i compiti


Save the Children, il manifesto “Riscriviamo il futuro” riguardante gli effetti del coronavirus. La pandemia che ha investito il mondo in questi mesi ha aggravato non solo la situazione sanitaria, ma anche quella economica. Save the Children, attraverso un rapporto “Riscriviamo il futuro” ha analizzato l’impatto del coronavirus in Italia.

Su un campione statisticamente rilevante a livello nazionale, di 1003 minori in età compresa tra 8 e 17 anni, utilizzando un questionario volto ad osservare l’impatto delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria sui bambini e gli adolescenti in Italia. Il questionario era rivolto sia ai ragazzi che ai loro genitori per stabilire anche le restrizioni economiche alle quali sono andate incontro le famiglie.

L’impatto economico è drammatico. Soltanto il 14.8% dei genitori ha infatti dichiarato che la propria situazione economica non cambierà. Per circa la metà delle famiglie invece (46.7%), le risorse economiche si sono notevolmente ridotte e tale stato di cose, secondo loro, potrebbe protrarsi a lungo.

Più di una famiglia su 10 (13,6%) infatti ha subito una riduzione di salario definitiva e il 7,4% dei genitori ha perso il lavoro. Il 36.6% dei genitori ha smesso temporaneamente di lavorare e per il 54.5% delle famiglie questo ha comportato una riduzione di salario temporanea (inclusi cassa integrazione o congedo parentale). Tale percentuale si eleva al 61.8% nel Nord-Est.

IMPOVERIMENTO EDUCATIVO

Accanto al drammatico impoverimento economico esiste un pericolo concreto di un forte incremento della povertà educativa già ampiamente diffusa nel nostro Paese prima della crisi.

Bambini e adolescenti, soprattutto quelli che vivono ai margini, potrebbero essere lasciati indietro nell’ apprendimento e nello sviluppo delle proprie capacità, restare isolati e perdere fiducia e motivazione in se stessi e nello studio, con il pericolo concreto di abbandonare il loro percorso scolastico, fenomeno che riguarda già nel nostro paese il 13,7% dei ragazzi

Circa 1 minore su 5 incontra maggiori difficoltà a fare i compiti rispetto al passato e, tra i bambini tra gli 8 e gli 11 anni, quasi 1 su 10 non segue mai le lezioni a distanza o lo fa meno di una volta a settimana

Dalla ricerca risulta che “circa 1 genitore su 20” ha paura che i figli debbano ripetere l’anno, nonostante le disposizioni ministeriali lo vietino, o che possano lasciare la scuola, dati che tra le famiglie in maggiori difficoltà economica, passano rispettivamente a quasi 1 su 10 e 1 su 12.

Quasi la metà delle famiglie con maggiori fragilità (45,2%) vorrebbe “le scuole aperte tutto il giorno con attività extrascolastiche e supporto alle famiglie in difficoltà”, opzione che comunque è gradita dal 39,1% dei genitori intervistati. Mentre sei genitori su dieci (60,3%) ritengono che i propri figli avranno bisogno di supporto quando torneranno a scuola vista la perdita di apprendimento degli ultimi mesi.


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