Covid Campania: a gennaio 340mila vaccini Pfitzer per circa 150mila persone


Campania – in arrivo il vaccino anti covid. Si attende il vaccino come acqua sul fuoco, è rimasta questa l’unica speranza per sconfiggere il virus e ritornare ad una parvenza di vita “normale”. La corsa all’antidoto per il virus fino ad ora ha visto diverse case farmaceutiche affermare che il loro prodotto superi dell’oltre 90% l’efficacia.

Le prime dosi messe a punto dalla statunitense Pfitzer arriveranno in Italia a fine gennaio. Le Regioni – come riferisce Il Mattino – hanno pochi giorni per stilare la prima bozza di un piano vaccinale da trasmettere entro il 23 novembre al commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri.

I primi a ricevere queste dosi saranno i soggetti che sono stati più a rischio durante questa pandemia: anziani, personale e ospiti delle Rsa, operatori sanitari e medici.

Ieri, in Unità di crisi, in Campania, c’è stato il primo summit per stabilire le strutture da individuare per ciascuna provincia ai fini della somministrazione del vaccino, gli ospedali da utilizzare, sui congelatori disponibili per conservare le dosi e sulle persone da vaccinare.

Delle 3,4 milioni di dosi che arriveranno dagli Usa in Italia circa il 10 per cento spetteranno alla Campania, 340 mila dunque. Il vaccino dovrà essere somministrato in doppia dose, a un mese di distanza tra una somministrazione e l’altra. L’assegnazione di fiale sarà sufficiente per 170mila persone. Questa è una prima stima del riparto delle dosi.

Durante la riunione è stato messo insieme il numero dei sanitari dipendenti delle strutture pubbliche (Asl e ospedali) che ammontano a circa 44 mila a cui va aggiunto il personale convenzionato per circa ulteriori 15 mila unità, quindi il personale in convenzione (specialisti ambulatoriali, medici di famiglia, di continuità assistenziale, 118, i dipendenti delle strutture sanitarie completamente private) che danno una stima prudenziale di 80 mila altri candidati al vaccino.

Per le Rsa i numeri sono nettamente inferiori: ieri in unità di crisi è stata stilata una stima andando a verificare una a una le schede di accreditamento. Si oscilla tra i 1.300 e i 1.500 tra ospiti e personale. C’è poi il privato sociale e si arriva a 5 mila. In totale siamo a quasi 150 mila vaccini necessari in questa prima fase, cifra molto vicina al riparto standard.

L’altro punto fondamentale riguarda i famosi frigoriferi che devono arrivare a -80 gradi per poter conservare il vaccino della Pifter. È emerso che nessuna struttura, in Campania, ha attualmente disponibili frigoriferi tarati per tali temperature. Anche i centri di oncoematologia per il trapianto di midollo arrivano fino a – 40 gradi. Sono state allertate quindi alcune aziende produttrici tra cui anche campane.

 


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