De Luca: la divisione in zone non funziona
De Luca ha voluto esprimersi con brutale chiarezza a tutto il popolo della Campania: “Il governo ha fatto delle scelte che io non ho condiviso – prosegue – e cioè interventi a macchia di leopardo. In parte è stato frenato il contagio, ma il risultato finale è stato l’estensione del contagio a tutta Italia”.
“Abbiamo avuto un algoritmo per decidere il colore delle varie regioni, ma è diventato ad un certo punto come la “cosa in sé” di Kant, è un inconoscibile, nessuno sa a cosa serva. Poi ci sono delle zone importanti del Nord che sono in zona gialla e hanno una situazione drammatica, dal punto di vista delle terapie intensive e del livello di contagiosità. Allora vuol dire che questo algoritmo non ha funzionato e non funziona. Quel quadro dal mio punto di vista è una grande marchetta”.
“Abbiamo due settimane decisive davanti a noi, se non abbiamo rigore, non c’è niente da fare, noi abbiamo una terza ondata ancora più virulenta di quella che abbiamo conosciuto, per due motivi: riapriamo le scuole e a fine dicembre e gennaio avremo il picco dell’influenza stagionale”.
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“Non mi si dica di aprire la mobilità nei piccoli comuni. Sapete quanti sono i piccoli comuni con meno di 5mila abitanti in Italia? Sono il 70%, dieci milioni di abitanti. Se apriamo la mobilità a 10 milioni di abitanti, non ci sarà più nulla da fare perché avremo una ripresa drammatica di contagio a gennaio. Questo è il quadro che abbiamo di fronte”.
Lei ha visto cosa è successo a Napoli per Maradona, ha visto cosa è successo a Via Toledo in questi giorni, le immagini di Milano, Torino, Roma. C’è anche probabilmente la nostra impossibilità di accettare l’evidenza, afferma Fabio Fazio.
“La propensione a ritrovare la vita è fortissima, ma èdi fronte a queste situazioni che dobbiamo avere la forza di richiamare i nostri concittadini ai doveri di responsabilità– dichiara De Luca – Ma senza misure di carattere generale non si crea in Italia il clima giusto per avere tutti senso di responsabilità”.
“Io conto che avremo il 20% di irresponsabili che il cenone lo faranno in 30 persone, avremo altra gente che farà il veglione di capodanno nelle ville private. Quindi la situazione sarà maledettamente complicata, a maggior ragione dobbiamo evitare di prendere decisioni di rilassamento”.
“Ho il terrore che a ridosso di Natale ci sia un assalto dei treni e arrivino migliaia di persone che portano il contagio da fuori regione. Noi non apriremo la mobilità per i piccoli comuni, non faremo andare nelle seconde case, in Campania dobbiamo avere più rigore che in tutte le altre regioni per la situazione demografica complessa”, conclude De Luca.